Calcio Hellas
Sito appartenente al Network
Cerca
Close this search box.

Serie B 2018/2019: la presentazione delle squadre e chi potrà lottare per la A

Logo Serie B

In giornate scaldate da un Mondiale a cui l’Italia non c’è, proprio quell’Italia che un tempo vedeva Fabio Grosso correre scuotendo la testa, il Verona si prepara per l’anno prossimo. Dopo un lungo periodo di attesa si è giunti alla scelta dell’allenatore, che sarà proprio l’ex campione del mondo, affiancato con ogni probabilità dall’ex compagno Tony D’Amico nel ruolo di direttore sportivo.

Inizia dunque la pianificazione del mercato e del campionato, guardando ai giocatori più talentuosi della scorsa Serie B, alle occasioni della Serie A, da chi scende e da chi sale. Proprio ieri l’ultima partita del campionato di B della stagione 2017/2018, con la vittoria in finale playoff del Frosinone: ora è completo il tabellone delle squadre che prenderanno parte alla cadetteria il prossimo anno. Lo presentiamo per cercare di capire chi potrà ambire alla promozione o come sarà il prossimo campionato.

ASCOLI

Ha resistito dopo una stagione difficilissima, dopo la promozione dalla Lega Pro del 2015 il suo piazzamento in campionato è sempre peggiorato fino ad arrivare a quest’ultima stagione con la salvezza arrivata solo dai playout: a farne le spese la Virtus Entella.

AVELLINO

Salvi anche i biancoverdi dopo una lotta alla salvezza estenuante. 48 punti: appena due sopra la zona playout. Il mercato preparerà la squadra con innesti d’esperienza, ma è difficile che la squadra irpina vada molto oltre il quindicesimo posto di quest’anno arrivando ad ambire la promozione: in panchina ci sarà l’ex centrocampista del ChievoVerona Michele Marcolini.

BARI

Gran confusione in quel di Bari, dove è partita la caccia ai cinque milioni di euro che serviranno per evitare il crac e partire con la ricapitalizzazione. In ambito sportivo è ovvio che questa situazione influirà, ma i pugliesi e il direttore sportivo Sean Sogliano non sembrano voler rinunciare alla lotta per la Serie A che quest’anno li ha visti chiudere al settimo posto: il primo cambio sarà quello dell’allenatore.

BENEVENTO

Dopo aver pagato lo scotto della prima storica stagione in A, i campani possono ricominciare con la coscienza di aver fatto un importante girone di ritorno e con la voglia di riconquistarsi la massima categoria. Serviranno innesti importanti, a fronte delle tante e inevitabili partenze dopo la retrocessione, ma a dire il vero i sanniti non si sono mossi molto finora: solo la panchina sembra certa e porta il nome di Bucchi.

BRESCIA

Ben quattro gli avvicendamenti in panchina nell’ultima stagione, alla fine le rondinelle si sono salvati per due punti dalla zona playout. Ora servirà un progetto diverso per il futuro con innesti importanti per dare ossigeno al piazzamento in classifica dei lombardi, trascinati quest’anno dai gol del solito capitano Caracciolo, che non può essere certo immortale, e dell’ex gialloblù Ernesto Torregrossa. Le chiavi del centrocampo sono affidate al giovanissimo Tonali, su cui pare abbiano messo gli occhi Juventus e Roma, addirittura disposte a sborsare una decina di milioni.

CARPI

Dopo la retrocessione del 2016 in Serie B e dopo la finale dei playoff dell’anno scorso il Carpi si è fermato nella sua rincorsa alla massima serie. Undicesimo posto nel campionato appena concluso, esattamente a metà classifica e senza alcun problema. Ora i biancorossi progettano il nuovo campionato andando a caccia di giovani calciatori con cui raggiungere l’obiettivo dei playoff.

CESENA

Sull’orlo del baratro: la storia di 78 anni del Cesena calcio sembra a un passo dalla fine. I bianconeri sono infatti in attesa di una risposta dell’Agenzia delle Entrate, ma i problemi finanziari sono davvero seri. Dopo la retrocessione in B di quattro anni fa i romagnoli non sono più stati in grado di avviare un progetto importante e dopo due anni consecutivi da tredicesimi sono ora a un bivio con sé stessi e l’ambito sportivo, per ora, non è un grosso problema.

CITTADELLA

I veneti sono stati una delle certezze degli ultimi due anni di Serie B. Dopo la promozione dalla C di tre anni fa la squadra di Venturato ha centrato due sesti posti consecutivi, spingendosi in quest’annata fino alle semifinali playoff. Il progetto tecnico punta a fare ancora meglio o, almeno, a mantenere questo standard.

COSENZA

I calabresi torneranno a giocare la Serie B dopo quindici lunghissimi anni in Serie C. Ad annate alterne e altalenanti i rossoblù hanno sempre provato a centrare la promozione, ci sono riusciti quest’anno arrivando quinti in campionato e piegando il Siena in finale playoff. Può essere un’interessante outsider per l’anno prossimo.

CREMONESE

Si vocifera che la Cremonese voglia fare le cose in grande. Dopo tanti in anni in Lega Pro, approvando un progetto attento ai giovani e di indole ascendente e verticale, la Cremonese vuole essere pronta per il salto di qualità. L’anno scorso Andrea Mandorlini venne scelto per dare una svolta al campionato dei grigiorossi, oggi lui è alla guida di una squadra che vuole fare meglio ed essere la sorpresa del campionato.

CROTONE

Dal paradiso della salvezza di due anni fa all’incubo della retrocessione di quest’anno. Il tutto segnato da un solo nome, quello di Davide Nicola e delle sue peripezie crotonesi. I rossoblù si ritrovano in B con una squadra costruita, non da smantellare, e possono sfruttare qualche colpo in uscita per fare cassa e dare nuova linfa al progetto. Una retrocessione non distrugge tutto, il Crotone lotterà per salire l’anno prossimo.

FOGGIA

L’entusiasmo della promozione e le buone prestazioni hanno portato la squadra a raggiungere il nono posto quest’anno. Ora la sfida dei foggiani è quella di risolvere i cavilli giudiziari che, ora come ora, non la vedono come una certa partente del prossimo campionato di Serie B, d’altra parte al pari di Bari e Cesena. L’aria è però più positiva e il direttore sportivo Nember ha già iniziato a lavorare per il futuro, impostando il mercato e blindando i propri gioielli. In panchina è stato congedato Stroppa e il nuovo tecnico è tutto da decidere.

HELLAS VERONA

Non c’è bisogno di spendere molte parole. Il profilo di un tecnico giovane è stato confermato e lo scettro di allenatore Fabio passa da Pecchia a Grosso: sicuramente dal punto di vista della notorietà è un cambio importante, ma l’ex campione del mondo non è un esordiente meno esordiente del primo. Tony D’Amico assumerà il ruolo di direttore sportivo e si è già messo all’opera nei primi colpi di mercato, trattenendo di fatto Matos a Verona. L’Hellas chiaramente giocherà il campionato per l’immediata promozione.

LECCE

Dopo anni in Serie C, con stagioni che sembravano ogni volta quelle giuste, finalmente il Lecce ritrova la Serie B. Certo, sarebbe un peccato se nell’anno in cui risalgono i salentini non si riuscisse a giocare quel derby pugliese così sentito. I giallorossi hanno condotto un ottimo campionato, sfruttando la vena prolifica dei propri attaccanti, su tutti Di Piazza, e una buona linea difensiva. Non quotata per un campionato da grande, ma può essere una squadra fastidiosa per tutti: certo però che le ipotesi di mercato finora arrivate smentirebbero quanto detto. Per ora c’è da aspettare di capire che Lecce sarà.

LIVORNO

Dopo averci provato senza successo e con sfortuna nello scorso anno, i toscani tornano in Serie B dopo due anni in C. Guidato da giocatori esperti che potranno restare l’anno prossimo conoscendo già il campionato, si parla dei vari Luci, Valiani, il cannoniere Vantaggiato, il Livorno dovrà integrare la rosa con giovani di prospettiva da far crescere. Non sembra una candidata per la contesa dei primi posti, ma il nome è solito ai piani alti di classifica e spesso l’esperienza e l’entusiasmo da promozione fa la differenza in questo campionato.

PADOVA

Risalito dopo il fallimento del 2014 il Padova si ripresenta in cadetteria dopo aver vinto, oltre al proprio campionato, anche la Supercoppa di Serie C. Un allenatore esperto come Bisoli si è affidato a una squadra governata da senatori del calcio come Giampiero Pinzi e Nico Pulzetti, ma il cui perno offensivo è stato il giovane Capello, ex primavera dell’Inter e oggi in prestito dal Cagliari, che lo lascerà in prestito ai biancoscudati con ogni probabilità. Può essere una squadra da metà classifica, ma dovrà lavorare sul mercato se vorrà qualcosa di più.

PALERMO

La botta dell’eliminazione dalla finale di Frosinone è fortissima. I rosanero si ritrova con un manipolo di giocatori comunemente riconosciuti come arruolabili per la Serie A e che difficilmente riuscirà a trattenere per una seconda stagione. Molti di loro potrebbero lasciare la Sicilia per permettere un nutrito incasso ai rosanero, su tutti il macedone Nestorovski che ha molte richieste dalla A e dall’estero, specie perché Antonino La Gumina ha avuto un grande impatto con Stellone: da capire, certo, se sarà ancora lui il tecnico del Palermo.

PERUGIA

Dopo anni di tentativi e tentativi, di progetti che poi non hanno portato a nulla se non a dei playoff o a posizioni di ridosso a esso, il Perugia pare meno quotato per la stagione a venire. Tanto dipenderà certamente dal mercato, su cui l’allenatore Alessandro Nesta avrà chiesto certezze per rimanere. Possibile che, finalmente e per la prima volta senza i riflettori addosso, il Perugia sorprenda il pubblico. Da decifrare.

PESCARA

C’è da ricostruire a Pescara. Dopo la retrocessione dalla Serie A del 2017 i delfini si sono trovati a combattere una guerra totalmente imprevista, quella della salvezza. Alla fine sono riusciti a raggiungere l’ultimo posto disponibile, il diciassettesimo. Un risultato arrivato con il tecnico Pillon, arrivato dopo Zeman ed Epifani. Sarà probabilmente lui a guidare la squadra anche il prossimo anno, in cui il club vuole fare molto meglio: ha già iniziato a muoversi in maniera importante sul mercato.

SALERNITANA

Un’altra grande trasferta per la stagione prossima. L’Arechi di Salerno riporta alla mente ricordi dolcissimi. La Salernitana di quest’anno è arrivata dodicesima, squadra di metà classifica che non ha avuto momenti particolarmente critici dopo essersi rialzata dalle difficoltà di inizio campionato. Il pericolo per gli amaranto è quello di sottovalutare il rafforzamento della rosa e puntare solo alla permanenza. Dal dodicesimo posto al fondo della classifica è un passo.

SPEZIA

In tanti seguono la panchina dello Spezia, che rimarrà senza Gallo per la prossima stagione. La squadra, arrivata decima, dovrà ringiovanire il proprio reparto offensivo e la squadra in generale durante questa sessione estiva. Rimane comunque una delle squadre più longeve dell’attuale Serie B, giocherà infatti la sua settima stagione consecutiva in cadetteria e ha sempre dimostrato solidità nel guadagnarsi quelle posizioni di centro classifica.

VENEZIA

Proprio l’Hellas Verona è una delle avversarie contro cui ha giocato di più il Venezia, ma una sfida tra le due venete manca addirittura dal 2009 in Serie C e dal 2005 in Serie B. Rimasti senza il proprio allenatore Filippo Inzaghi, i rossoverdi dovranno ripartire da un altro ambizioso profilo come quello di Stefano Vecchi, ex allenatore della primavera dell’Inter. L’obiettivo rimane dunque quello di raggiungere i playoff.

Subscribe
Notificami
guest

3 Commenti
più nuovi
più vecchi più votati
Inline Feedbacks
View all comments
Commento da Facebook
Commento da Facebook
5 anni fa

Hellas prima di tutto!

Commento da Facebook
Commento da Facebook
5 anni fa

Hellas

Commento da Facebook
Commento da Facebook
5 anni fa

Palermo,Benevento in Pole position Lecce e Verona in seconda fila

Articoli correlati

diego coppola hellas verona
I tre punti del Bentegodi pesano, soprattutto guardando alle ultime giornate...
gabriele cioffi udinese
Dopo Andreazzoli e D'Aversa, anche Cioffi saluta in seguito a un k.o. contro l'Hellas...
L’argentino potrebbe tornare a disposizione di Baroni per la gara contro la Lazio...

Dal Network

Altre notizie

Calcio Hellas