Lunga conferenza stampa per l’allenatore marchigiano, che ha parlato a ruota libera del futuro degli Azzurri
La prima seduta di allenamento per Roberto Mancini da sulla panchina della Nazionale è stata seguita da una lunga chiacchierata con i giornalisti, nella quale il tecnico ha detto la sua su svariati argomenti. Andiamo quindi a vedere quali sono state le parole del tecnico jesino.
BUONE SENSAZIONI. Il neo-C.T. ha sfruttato il primo giorno per farsi un’idea riguardo al gruppo e alle condizioni fisiche dei singoli giocatori:
«La mattinata di oggi è servita a fare un po’ di conoscenza. La prima cosa che ho chiesto ai ragazzi è di dirmi subito la loro situazione per quanto riguarda stanchezza o problemi fisici, in modo da prevenire eventuali infortuni».
LA ROSA. Molte delle domande pervenute riguardavano ovviamente il gruppo, e in particolare il ritorno di Mario Balotelli, ma anche la gestione dei senatori come De Rossi e la scelta del successore di Gianluigi Buffon:
«Alcuni giocatori sono alle prime esperienze europee, ma con il tempo e l’esperienza potranno dare molto a questa Nazionale. Ovviamente ci sarà molto da lavorare, anche perché non potremo contare su un “blocco” come abbiamo fatto negli ultimi anni. Mario? Con lui ci sarà occasione di parlare nei prossimi giorni, ma mi aspetto di trovare un ragazzo molto più maturo. L’importante è che dia il massimo e si comporti bene. Per quanto riguarda i senatori, come ho detto sia a De Rossi che a Buffon per me chi gioca nel suo club ed è in forma può sempre essere convocato, ma è ovvio che il ragionamento debba essere fatto sulla base degli Europei che si terranno tra due anni, quindi bisogna anche pensare al futuro. Al momento però non so ancora chi sarà il portiere, prima voglio vederli e valutare tutte le alternative».
AMICHEVOLI E RANKING. La discussione si è quindi spostata sulle prossime amichevoli contro Arabia Saudita, Francia e Olanda:
«Noi siamo l’Italia, quindi dobbiamo sempre giocare per vincere, anche le amichevoli, per quanto a breve saranno sostituite dalle nuove competizioni riservate alle Nazionali (come la UEFA Nations League, ndr). Qualcuno sarà costretto a giocare tre partite, ma è probabile che arrivi qualche Under 21 perché quello di quest’anno è stato un campionato particolarmente stancante. Sicuramente giocheranno tutti, anche i più giovani, che mi piacerebbe molto schierare in particolar modo contro Francia e Olanda».
