Fusco e l’Hellas l’hanno inseguito per tutto gennaio, ma lui ha voluto andare al Celta Vigo: no, non è andata molto bene
Oggi Tuttosport si è concentrato su un elemento misterioso e dimenticato del mercato del Torino. Non un nome roboante di quelli che scaldano le entrate in granata, ma un nome uscito in direzione spagnola. Quello stesso attaccante che per un po’ di tempo è rimasto sul taccuino dell’ex direttore sportivo Filippo Fusco, durante il poco prolifico asse di mercato tra Veneto e Piemonte.
Girato in prestito al Celta Vigo, destinazione fortemente voluta dal calciatore che a gennaio snobbò Verona, ora Lucas Boyé si ritrova nella difficile situazione di tornare a Torino senza aver fatto nulla in Liga. Attaccante classe ’96 è stato un obiettivo gialloblù per tutto il mercato invernale: poi ha scelto di andare al Celta, a cui è stato girato in prestito con un diritto di riscatto fissato a 12 milioni di euro.
Dodici come le sue presenze stagionali, per un totale di 253 minuti giocati: in media è la pochezza di 21 minuti a partita. Tabellino dei gol rimasto a secco e così da Vigo piovono le critiche: “Il Celta è un club troppo umile per spendere quella cifra per un giocatore che non ha convinto proprio nessuno. Neanche i suoi stessi compagni, visto che ha preferito limitare le proprie relazioni con il circolo dei sud-americani” dice Xosé Ramon Castro, giornalista della Voz de Galicia.
L’esperienza galiziana di Boyé finisce qui: “Il suo rendimento è stato disastroso. Non è riuscito a sfruttare nemmeno una delle opportunità che ha avuto a disposizione”. Ora tornerà a Torino perché di riscattarlo non se ne parla: forse Fusco ha evitato un granchio, ma forse non l’ha fatto apposta.
