I gialloblù hanno concluso la metà delle volte rispetto agli avversari e in una sola occasione hanno chiamato Mirante alla parata
Guardare il bicchiere mezzo pieno dopo la trasferta di Bologna è davvero difficile. È logico che lo faccia Fabio Pecchia, alle prese con la complicata gestione di un gruppo che fatica a dare segnali di svolta e che comunque ha bisogno di positività, ma la critica è libera di osservare le prestazioni e i numeri da una prospettiva diversa.
E sono proprio i numeri a condannare, per l’ennesima volta l’Hellas Verona. Ieri al Dall’Ara si affrontavano le due squadre col minore numero di conclusioni verso le porte avversarie, ma anche in questo caso i gialloblù sono stati incapaci di superare gli avversari nelle statistiche prima e nel risultato poi. Il Bologna ha concluso complessivamente 14 volte, sei delle quali in porta, il Verona a impegnato in una sola occasione Mirante a fronte di otto tentativi. Romulo&Co sotto anche nel dato del possesso palla (52,8% a 47,2) e nei falli commessi (17-15). Il dato più preoccupante è l’ennesimo 0 nella casella dei gol fatti, ma quando il migliore marcatore è un giocatore che è stato ceduto a gennaio (Pazzini), trovare certe risposte all’infinita crisi della banda Pecchia con è così difficile.