Le parole del tecnico nerazzurro nella conferenza odierna prima della sfida di domani con i gialloblù.
L’allenatore dell’Inter, Luciano Spalletti ha parlato quest’oggi in conferenza stampa. Queste le sue dichiarazioni più importanti: E’ più importante la gara col Verona rispetto al derby? Ci vuole una vittoria per prepararsi bene, è il miglior allenamento mentale. Non che questa gara sia un allenamento, ma non c’è modo migliore per arrivare al derby che vincere questa gara. Anche perché quella viene dopo, sennò si rischia di fare confusione. Io sono abituato a fare una cosa per volta.
Intanto colgo l’occasione di fare i complimenti a Stefano Vecchi per la vittoria nel Viareggio. Mi capita spesso di farglieli, speriamo possa restituirmeli. E’ riuscito a vincere un torneo difficilissimo, ha trovato uno dei migliori vivai d’Italia e aveva una squadra differente per 9/11. Riesce a trasferire quello che serve ai giocatori per avere personalità, usando anche giocatori come Vergani che hanno due anni in meno degli altri.
Verrà confermata la stessa formazione o le scelte saranno improntante anche al derby?
“Saranno improntate a domani perché è una gara difficile. Un conto è volere assolutamente una cosa e un’altra è aspettare che la vita faccia il suo gioco senza andare a determinarla con forza, perché in questo sport quando si vogliono raggiungere risultati importanti serve un po’ di rabbia.
O si nasce con la qualità di voler determinare qualcosa, o si diventa così, come quelli che sono tosti per potersi confrontare con chi vuole sostituirti in quel traguardo. Se ci alziamo e siamo già stanchi è un problema. Se abbiamo il fuoco dentro per determinare quel che passiamo di giorno in giorno diventa una storia differente”.
Un pensiero su Emiliano Mondonico.
“E’ facile perché era una persona squisita, molto diretto, sintetico. Riusciva a mandare dei messaggi che tutti riuscivano a capire in maniera veloce. Ha fatto bene con squadre normali, lanciando giovani importantissimi che hanno fatto fare un salto di qualità al calcio italiano. Mi accodo a chi affettuosamente è vicino al dolore della famiglia, sperando che rinascano altri di personaggi così”.
Non prendere gol da tre gare a San Siro può “alleggerire” la vostra testa o creare più pressione?
“Secondo me bisogna togliere il dubbio se San Siro può crearci difficoltà. E’ casa nostra, chi entra deve chiederci permesso. Dobbiamo far vedere che conosciamo casa nostra e lo portiamo noi per il campo. I 60mila di domani devono essere un aiuto, sennò bisogna andare a giocare in una squadra con meno sentimento. Lo specchio ti dà quel che ci metti davanti, il nostro dice 60mila. Sennò non ci vai davanti allo specchio”.
Infatti hanno perso, bravo Gabriele???
Pirla
se non vinci con l’Hellas cambia mestiere
Ti auguro che perdi
Sicuro?
Ti piace vincere facile ??
Fuma manco.
SPERO CHE TE PERDI