Tante le voci veronesi che fanno sentire il loro supporto alle squadre scaligere ma anche la loro preoccupazione di una ricaduta nella serie cadetta
“Il calcio qui ha storia, sarebbe un peccato scendere, ma la paura ora c’è“. A parlare è Federico Sboarina, sindaco di Verona e tifoso vero dell’Hellas, solo una delle tante voci veronesi intervistate da La Gazzetta dello Sport che ha parlato delle due squadre veronesi in difficoltà e quest’anno ambedue in bilico per la retrocessione in Serie B.
Per quanto riguarda i problemi della squadra di Pecchia, il primo cittadino racconta: “Si sente la mancanza di un leader, Toni è stato l’ultimo. Però, nel derby si è visto del carattere che, invece, è mancato al Chievo. Prima era più difficile giocarci contro. Ma resta un club modello con un presidente al quale si possono solo fare i complimenti. Dal 2001 è in A ed è sceso solo una volta. Questo è nei fatti. E credo che si salverà. L’Hellas è sempre sull’altalena, sale e scende, batte il Milan, vince a Firenze, poi perde col Crotone e non gioca con l’Atalanta”.
Patrizia Bisinella, compagna dell’ex sindaco ed ex leghista Flavio Tosi, è invece fortemente schierata per il Chievo, del quale parla con voce esperta e da intedintrice, facendo anche un forte paragone con l’altra squadra gialloblù: “Il Chievo ce la farà, ha patito una serie di infortuni agli uomini chiave e il gioco ne ha risentito. Ma i senatori sanno fare squadra. L’Hellas pecca da questo punto di vista. E poi, mentre al Chievo c’è un presidente che ha dato solidità a una struttura, basti pensare al centro del Bottagisio, all’Hellas, dopo Martinelli, non c’è più stato chi ci ha messo il cuore. La società è fredda, sembra guardi agli interessi di cassa. Ma mi auguro che si salvi. Per Verona è importante”.
“Non sono state messe le radici di un vigneto per andare a vendemmiare”, metafora vinicola per l’imprenditore Franco Allegrini, fratello di Lady Amarone Marilisa, proprietario delle storiche cantine Allegrini, che continua: “Non c’erano le idee chiare nemmeno in ritiro. Poi Pecchia ha cambiato modulo. Ora con qualche palla lunga dei punti si raccattano. Comprare? Preferisco investire nel vinicolo, ma non biasimo Setti, fa un lavoro complicato”.
Le parole del popolo raccontano la paura e la sofferenza vera di poter perdere due squadre in Serie A in un colpo solo. Per il Verona c’è chi invoca un cambio di presidenza, nel Chievo invece le spiegazioni potrebbero essere indirizzate a cali fisici o di concentrazione, per una squadra composta per lo più da “non giovanissimi”, ma il cuore gialloblù della città si auspica che in qualche modo, al contrario, possano farcela entrambe a salvarsi. Per la storia e l’affetto che il paese di Giulietta e Romeo portano a questo sport.
ve lo dirò a fine campionato ????
Non credo che il Chievo retroceda, forse neanche il Verona.Almeno, lo spero
Tutti esperti..anche i politici adesso..
Allora: premesso che: Benevento è spacciato e Spal ha una partita già giocata… Retrocedono tre… Secondo loro due sarebbero le veronesi??? Siamo seri… Probabilmente si salvano entrambe… Retrocedono due fra Sassuolo, Spal e Crotone…
Sempre a guardar el lato negativo,Calsetti direbbe:”negli ultimi 3 anni 2 in serie A” tanta roba ???