Cinque gol subiti. Cinque passi indietro. Cinque motivi su cui riflettere per il Verona, sminuzzato dall’Atalanta.
L’Hellas che si era rialzato ha palesato gli stessi problemi che l’affliggevano all’inizio del campionato, scrive stamani La Gazzetta dello Sport. Un ritorno al passato che è stato come ricever una secchiata d’acqua gelida in faccia durante il sonno. I gialloblù, per salvarsi, non possono più dormire.
Contro i nerazzurri al Bentegodi il Verona, come già gli è accaduto più volte in questa stagione, subito il primo gol ha ceduto nella testa. Il palo di Matos è stato solo una parentesi in un contesto disastroso. In un’unica occasione, una volta passato in svantaggio, l’Hellas ha saputo concretizzare una rimonta, ottenendo un risultato positivo: è successo con il Torino, con il 2-2 dell’1 ottobre. Il Verona risalì dallo 0-2 alla parità. Un difetto, questo, che pesa, per una squadra che non può mai smettere di lottare. Se scende di un mezzo gradino dal massimo livello di gioco che è in condizione di esprimere, l’Hellas si rivela fragile. Il corollario di questa grana è il pessimo approccio che il Verona ha all’inizio dei due tempi. Soprattutto in avvio di gara, i gialloblù hanno preso troppi gol. Furono due nel 5-0 subito con la Fiorentina. E allo stesso modo, ossia nel giro di pochi minuti, hanno sbloccato la situazione Juve, Crotone, Roma e ora Atalanta, che ha trovato la strada spianata col gol di Cristante al 2’. Ma anche nella ripresa è un Verona che parte «freddo»: sempre l’Atalanta, all’andata, passò al 5’ del secondo tempo, e il 3-0 di Ilicic è arrivato al 3’. La Samp, sempre al 5’, piegò le resistenze dell’Hellas rimasto con la testa negli spogliatoi.
abbiamo appunto uno stronzo in panchina
fate giocare senpre fares e romulo x me sbaglia quando ce fellicioli a centro canpo zucculini
Ma quando saren in serie b ..naralo fora dai coioni
Ti morsica scusate
Si prenda esempio da Gattuso che ti morsicata le orecchie da quando ti metti gli scarpini sino quando fai la doccia.
Quello che noto anche io, sono 2 anni che allena la nostra squadra….possibile che dal primo all’ultimo minuto di ogni gara sia un tarantolato agitato? La squadra dovrebbe conoscere a memoria i movimenti, gli schemi, ma come li allena? Non abbiamo ancora uno schema…..e ogni partita una formazione diversa !!
Puoi sbraidare quanto vuoi…ma se i giocatori non sono da serie A..dubito che un allenatore possa fare di meglio..nemmeno se si chiamano Ancelotti..Conte ecc. ecc.
Ma l’approccio alla partita chi è che lo deve dare alla squadra? E da chi deve venire lo stimolo a reagire se le cose si mettono male!? Dal quarto uomo o da quello che urla e sbraita tutto il tempo deconcentrando e mettendo in confusione la squadra!? Ma durante la settimana li ha provati i movimenti o no? Dovrebbe correggerli quando sono sbagliati o poco corretti… Ma se urla e sbraita tutta la partita vuol dire che dopo 28 partite i giocatori non hanno capito quello che lui vuole! Se questo è il risultato, forse fare il tecnico non è il suo mestiere, infatti se guardiamo le partite,seppur ultimo il Benevento ha un gioco, noi, purtroppo, no.