
Tornano i ribelli. Per affrontare l’ennesima gara da fuori o dentro, l’Hellas richiama quei giocatori che erano rimasti tagliati fuori subito dopo il mercato. Fossati aveva detto di no al Brescia, al Perugia e a chissà quale altra formazione. Thomas Heurtaux aveva fatto indispettire il diesse Fusco che aveva già in mano il contratto di Krafth. Col Bologna era tutto già scritto, tutto già compilato. Ed invece è saltato tutto perché il francese non voleva accettare il Rennes. Adesso tutti perdonati, o quasi.
NUOVA DOTTRINA. Come un dittatore ormai assediato, Fusco e il suo fedele Pecchia, con il segnale dato alla vigilia della gara con la Roma ha voluto ribadire che ora servono solo soldati pronti a tutto. Gente magari non eccelsa, come Calvano o Lee, ma pronti a tutto per il mister.
PRESSIONI DALLE PIATTAFORME A PAGAMENTO. Nonostante certo il ruolo non di primo piano che riveste l’Hellas, le pay-tv avrebbero rivolto un invito a rispettare i patti in tema di comunicazione ed interrompere il silenzio stampa. Una decisione legittima per carità, ma non motivata dal club.
A GIUGNO CAMBIERA’ LA MUSICA. Comunque vada, anche in caso di rocambolesca salvezza, Fusco e Pecchia faranno le valigie. Il rapporto con la città è ormai rotto da tempo. La non gestione dei casi Cassano, Pazzini, Bessa e le polemiche con i vecchi Albertazzi e Gomez sarebbero solo la punta dell’iceberg dell’approssimativa gestione di questa stagione.
RAPPORTI FREDDI. Il rapporto fra Fusco e il club non sarebbe dei migliori anche per i soldi, certo non pochi, per chiudere il rapporto con Gomez. Uno che non ha fatto polemica quando se ne è andato. La stessa cosa non si può dire con Albertazzi con il quale è in corso un contenzioso.
