Sull’edizione odierna dell’ Arena di questa mattina da un articolo a firma di Camilla Ferro veniamo a sapere qualcosa di più su quanto accaduto domenica nel pre-gara di Verona-Roma nei pressi dello stadio Bentegodi.

Nella giornata di ieri i 21 tifosi della Roma fermati dalle forze dell’ordine sono stati processati per direttissima e sono emersi nuovi particolari sull’azione che intendevano compiere. Ecco alcune parti dell’articolo di Russo:

” L’arresto avvenuto domenica mattina prima della partita Hellas -Verona, nel tardo pomeriggio di ieri è stato convalidato per tutti per quanto riguarda il porto di mazze (nascoste dal tricolore), tubi, spranghe, tirapugni, bottiglie e bicchieri rotti, mentre solo a 4 di loro riconosciuti come gli autisti del «commando» – aspettavano con le auto accese i compagni per poi scappare – il giudice non ha addebitato la rissa. Accogliendo le richieste del pm d’udienza Monica Toniato, (difesa Giuseppe Trimeloni) il dottor Prota ha dato a tutti il divieto di dimora a Verona e il Daspo (divieto di partecipare alle manifestazioni sportive) fino a chiusura del processo”.

Nel frattempo è al vaglio degli inquirenti anche la posizione di una cinquantina di tifosi gialloblù, che secondo quanto ricostruito dalla Digos, avrebbero partecipato allo scontro con i romanisti. Scrive sempre a riguardo l’Arena: “Dopo essersi radunati al bar “Bentegodi” in via Frà Giocondo, il gruppo si è diretto verso piazzale Olimpia  dove è arrivata una golf dal cui bagagliaio sono state scaricate diverse aste. Con queste in pugno, i tifosi dell’Hellas, coprendosi la faccia con cappucci e sciarpe, si sono diretti in via Pirandello dove ad attenderli c’erano i rivali romanisti, pure loro con i volti travisati.  I due gruppi hanno iniziato a lanciarsi bottiglie e bicchieri, poi sono arrivati al contatto fisico: è scoppiata una violenta rissa a suon di calci, pugni, cinghiate, colpi con mazze e bastoni.”