Capello riccio, sguardo da furbetto. Ryder Matos si presenta così ai nuovi tifosi dell’Hellas. “Sono felice di essere qua“. Queste le sue prime parole: “Sono tornato in Italia con entusiasmo e spero di essere utile alla causa. Cose non è andato a Udine? Non lo so. A Carpi avevo fatto bene ma poi in Friuli ho giocato poco. Sono venuto qua al Verona per fare bene“.
Parla poco Matos, anche se rivela un retroscena. “Fusco mi voleva già la scorsa estate al Verona ma l’Udinese non era d’accordo. Adesso sono qui e voglio far bene. Il Crotone? Sì, lo so. Dobbiamo batterlo. Giochiamo in casa e solo battendolo potremo raddrizzare la nostra classifica. Romulo? Quando lui era in prima squadra a Firenze, io ero tra Allievi Primavera. Lui e Bessa mi stanno aiutando molto ad inserirmi nell’Hellas, ma anche tutti gli altri compagni di squadra mi hanno accolto alla grande. Ho parlato con l’allenatore per la collocazione in campo, io mi trovo bene a giocare da esterno o da seconda punta. Le mie qualità migliori sono velocità e dribbling“.
L’esterno classe 93 parla anche delle persone più importanti per la sua crescita professionale. “Sono molto legato a Pantaleo Corvino che mi ha portato in Italia, ma devo ringraziare anche Renato Buso che è stato il mio allenatore nella primavera viola e Vincenzo Montella”.
Il brasiliano lo sa. Questo dell’Hellas per lui può essere l’ultimo tram per essere protagonista in Serie A. “Sono motivato, mi sento pronto e non fallirò“, conclude l’ex esterno dell’Udinese.