
Martin Caceres è un giocatore della Lazio ufficialmente già dal 6 gennaio, questa mattina la Gazzetta dello Sport ha voluto dedicare una pezzo al nuovo rinforzo biancoceleste, utile soprattutto per continuare a puntare alla Champions League e a stupire in Europa League.
Fino a qui, con la maglia del Verona, l’uruguaiano ha raccolto 14 gettoni in campionato, tutti da titolare impreziositi da 3 reti. Il suo arrivo è stato solo posticipato: destinato alla squadra di Inzaghi già dalla scorsa estate, non ha potuto essere tesserato a causa dei due posti da extracomunitari già occupati. Ecco quindi che questa sessione di mercato ripermette di abbracciare il difensore.
Un palmares che non mente, un po’ di scetticismo iniziale sulle sue future prestazioni causato dai diversi infortuni che ultimamente stavano costellando la sua carriera, lacerazione del tendine d’Achille l’ultimo grave. Una duttilità che consentirà a Inzaghi, di usarlo come jolly difensivo. Con i gialloblù, Pecchia lo ha impiegato dieci volte sulla destra, una al centro e nelle ultime tre gare sulla fascia sinistra in un reparto organizzato su quattro elementi.
Nel club laziale si giocherà il posto da titolare con Bastos e Wallace per la zolla destra di campo, accanto ai titolarissimi De Vrij e Radu nella difesa a 3, proprio il rumeno però sarà squalificato nella prossima giornata contro il Chievo ed ecco che Caceres avrà la sua prima occasione di giocare titolare.
Il 30enne, in cerca di continuare le ottime prestazioni che gli permetterebbero un posto in Nazionale per i Mondiali in Russia, aveva davvero la Lazio nel destino: l’esordio in Serie A del 12 settembre 2009 con la maglia della Juventus è avvenuto proprio all’Olimpico contro i biancocelesti, quando l’uruguaiano ha trovato anche il suo primo gol al debutto. In quella partita, scese in campo anche Simone Inzaghi, lanciato nella mischia da Ballardini per tentare di recuperare il risultato.
Lunedì primo allenamento a Formello, vedremo se ci sarà già modo di vederlo giocare con la maglia laziale contro il Chievo o se il tecnico preferirà aspettare la gara succesiva contro l’Udinese, nel recupero di campionato. L’unica cosa che gli si può augurare a questo professionista vero, è un grosso “in bocca al lupo”.
