Fabio Pecchia ha parlato stamattina in radio al programma Radio Anch’io Sport su Radio Uno, analizzando la partita di ieri e l’andamento del campionato.

Milan disastroso nella partita di ieri?
“Abbiamo affrontato una squadra forte, la mia ha fatto una grande prestazione. Nei momenti di pressione del Milan abbiamo avuto un pizzico di fortuna per portare a casa il risultato.”

Più meriti del Verona o demeriti del Milan?
“In momenti del genere, quando affronti una grande squadra con un Suso che ci ha creato problemi, siamo stati bravi perché abbiamo sfruttato le nostre occasioni.”

Cosa può avere in più il Napoli?
“Non so se abbia qualcosa in più rispetto alla Juve, hanno una maturità diversa, ma non so se basterà a vincere lo scudetto. ”

Pazzini al centro dell’attacco: il dualismo si sta risolvendo?
“Dualismo creato all’esterno, con il Pazzo non ho nessuna riserva. Siamo partiti in un modo, poi nell’ultimo mese Pazzini non si è allenato con noi. Ieri poteva anche esserci incorsa, ma gli infortuni hanno spinto per altre scelte.”

Con questo gioco non ti sembra stretto il confine della lotta salvezza?
“Noi siamo partiti bene, poi però nelle ultime partite abbiamo raccolto quasi nulla  con avversari che non ci hanno messo difficoltà. Sono fiducioso perché i giovani mi stanno dando soddisfazioni.”

Frizioni con il pubblico veronese?
“Il presidente mi aveva chiamato per riportare la squadra in Serie A, io e Fusco siamo sempre stati sotto pressione. Quest’anno ci chiedono di raggiungere il nostro obiettivo.”

Può essere la svolta questa vittoria?
“Questa è una bella partita, teniamocela stretta ma mettiamola in un cassetto perché sono tre punti, il campionato lo impone”.

Le ultime squadre in classifica vincono: questo gruppetto farà un campionato nel campionato?
“Questo è molto chiaro, la Serie A ha in sé 2-3 campionati, noi dobbiamo cercare di stare nel gruppone senza perderci d’animo. All’inizio perdevano tutti, ieri hanno vinto tutti e quindi la distanza sarebbe stata maggiore. Per il nostro obiettivo dobbiamo rimanere lì, perché a febbraio/marzo ci sarà il momento decisivo”.

Da allenatore preferisci fare pochi gol e subirne meno, o preferiresti segnare di più e rischiare?
“Per il nostro obiettivo bisogna vincere, e per vincere bisogna segnare. Dobbiamo offendere e per creare, pur rischiando”.

In molti pensano che lei non sia adatto a questa panchina:
“Già l’anno scorso dicevano di me che non fossi adatto a portare il Verona in A, quest’anno che non sarò in grado di rimanerci, mi fa piacere se qualcuno si sta ricredendo“.

Il Napoli può resistere?
“Io credo di sì, hanno le potenzialità e l’esperienza per giocarsela fino alla fine“.

In una squadra che vince il campionato che effetto fa fare il campionato da ultimi? “Soprattutto quando c’è la differenza tra Serie B e Serie A, la gestione è opposta. Dal punto di vista psicologico cambia tutto, anche nell’approccio alla squadra”.

“Il campionato è avvicente, non so se riducendo le squadre il campionato sarà ancora più bello di quello che è ora”.