Il massimo campionato italiano ancora in alto mare, mentre la Premier ha già intrapreso una strada piuttosto netta
«Si è svolta oggi pomeriggio l’Assemblea della Lega Serie A, alla presenza di tutte le Società collegate in video conferenza.
In riunione è stata rappresentata la posizione emersa dal tavolo di lavoro tra UEFA, ECA e Leghe Europee svoltosi ieri. Riguardo alla possibile disputa delle restanti partite di Serie A TIM e di Coppa Italia, la Lega Serie A considererà la ripresa dell’attività sportiva quando le condizioni sanitarie lo permetteranno, attenendosi, come ha sempre fatto, ai decreti del Governo e tenendo in primaria considerazione la tutela della salute degli atleti e di tutte le persone coinvolte.
Nell’affrontare i diversi scenari, che restano tuttora incerti, la Lega Serie A, con la partecipazione dei rappresentanti delle Società, proseguirà nei prossimi giorni, attraverso i tavoli di lavoro già costituiti, ad analizzare l’impatto e le conseguenze del Covid-19 a livello medico, economico, normativo, sportivo e di risk assessment per i Club e la stessa Lega Serie A.
È stata infine attivata oggi la pagina istituzionale sul sito della Lega Serie A (http://www.legaseriea.it/it/weareoneteam) per raccontare, attraverso la campagna WEAREONETEAM, il contributo delle Società a supporto delle strutture ospedaliere, dei Medici, degli Infermieri e di tutto il Personale ospedaliero, ogni giorno in prima linea in questa sfida contro il coronavirus».
In poche parole, l’assemblea odierna della Lega Serie A non ha portato grandi novità, a eccezione dell’apertura della pagina istituzionale legata all’iniziativa #weareoneteam.
Decisamente più produttiva, invece, per la riunione della Premier League: oltre all’ovvio rinvio a data da destinarsi della ripresa del campionato, le squadre della massima competizione inglese hanno infatti concordato di richiedere ai propri giocatori una riduzione degli stipendi del 30%, oltre a stanziare 20 milioni di sterline in favore del servizio sanitario nazionale e delle persone più bisognose e altri 125 milioni per sostenere la Premiership (la Serie B inglese) e le leghe minori (per consultare il comunicato completo, clicca QUI).
Noi siamo i migliori al mondo,a chiacchere