L’allenatrice gialloblù riconosce il valore delle avversarie, ma non parte certo battuta

Sfida dal grande fascino quella che si giocherà domani all’Olivieri, dove le ragazze di Sara Di Filippo affronteranno la Fiorentina Women’s, una formazione ricca di grandi giocatrici e in piena lotta per le zone di vertice della classifica.

Il valore delle avversarie non sembra però spaventare il tecnico gialloblù, che considera anzi la difficoltà dell’impegno contro le viola come un’ulteriore motivazione a fare bene.

Queste, infatti, le dichiarazioni rilasciate dal mister alla vigilia del match contro la Fiorentina.

Quali sono gli stimoli per affrontare una gara così difficile?
«Affrontare la Fiorentina è già di per sé un grande stimolo. Parliamo di una squadra molto forte, campione d’Italia nel 2017 e da poco eliminata dalla Champions League, con giocatrici importanti e con un allenatore preparatissimo. Noi dovremo affrontare la gara come tutte le altre, cercando di fare risultato in quanto sicuramente non partiremo sconfitte: certo, loro sulla carta sono più forti, ma alla fine in campo saranno in undici come noi. Sarà però fondamentale limitare al minimo gli errori, cercando poi di controbattere al meglio. In queste settimane abbiamo lavorato bene, speriamo che le ragazze capiscano il momento e mettano in campo quel “qualcosa in più” che ultimamente ci è mancato».

Quali sono le caratteristiche più temibili della Fiorentina? E quali invece le caratteristiche del Verona che dovranno emergere?
«Non c’è un aspetto particolare, tutta la squadra avversaria è temibile. Come già detto, dovremo cercare di non concedere nulla, cercando poi di colpirle in contropiede, uscendo unite e compatte dalla nostra metà campo. Queste sono squadre in grado di castigarti alla prima occasione utile, quindi non possiamo lasciare nulla al caso».

Domani probabilmente tornerà in campo Laura Rus, la cui assenza nelle ultime partite si è fatta sentire…
«Sicuramente è una ragazza che serve al Verona: sa tenere e gestire la palla in modo diligente, inoltre è brava a prendere qualche calcio di punizione in più, quindi la sua mancanza si è sentita. Ciò non toglie che durante la sua assenza avremmo potuto certamente fare di più in determinate circostanze».