Grosso guaio per il Verona. Anzi Grosso inguaia il Verona. Non è una critica severa ma la realtà di come sono andate le cose in campo ad Ascoli
MINUTO 72. Può una squadra che deve vincere il campionato, tirare in porta per la prima volta al settantuesimo? Una conclusione, sconclusionata, scusate il gioco di parole, di Balkovec che intendeva servire un compagno al centro dell’area di rigore ed invece per poco non faceva gol. Poco? Pochissimo, anzi il nulla cosmico. Una partita imbarazzante quella dei gialloblù con molti giocatori apparsi anche stanchi e con le pile scariche. Tra questi Laribi e Ragusa, due top player come vengono chiamati ora, che di top hanno davvero poco.
GIOCATORI FUORI POSIZIONE. Perché insistere con Dawidowicz in mezzo al campo e Marrone dietro di lui? La logica dice l’esatto contrario ma si sa ai giovani allenatori piace stupire e, in qualche caso, perire, sempre sportivamente s’intende, nelle loro convinzioni. A proposito nonostante Silvestri, forse tra il miglior portiere della serie B, l’Hellas ha sempre subito una rete a partita e comincia ad avere anche una media inglese (-4) poco in linea con i programmi societari.
MISTER MILIONE IN PANCHINA. Nelle ultime tre partite, Pazzini, non ha mai messo piede in campo. Perché? Perché solo una manciata di minuti a Salerno? In questa serie B giocherebbe ovunque. Ed allora come mai? Cosa c’è dietro? Non farlo giocare significa anche svilire un capitale del club. Pazzini fino al giugno del 2020 percepirà molto più di due milioni netti. E’ cosi fantascientifico proporre un Verona con il Pazzo e Di Carmine e Laribi o Ragusa a sostegno? Tanto si prende già un gol a partita e per la terza volta in questo torneo. Davvero a volte le scelte dei tecnici sono inspiegabili. Sarà già una sfida sanguinosa quella con la Cremonese di Mandorlini, l’ultimo allenatore ad ottenere risultati ai livelli di Osvaldo Bagnoli quando allenava i gialloblù.
