Il tecnico dei calabresi: “Giocare contro gente come Matos, Di Carmine e Pazzini per noi dev’essere di sprono. Ai miei chiedo cattiveria e determinazione”
Alla vigilia del match con l’Hellas Verona, il tecnico del Cosenza, Piero Braglia ha incontrato la stampa nella consueta conferenza pre gara: “Il Verona è favorito, noi cercheremo di fare la nostra partita, col nostro assetto e cercheremo di fare il meglio possibile. Abbiamo ancora tanto lavoro da fare, al di là del fatto che c’è gente che inizia a stare bene e che ci sia invece gente che ha bisogno ancora di tempo per mettersi a posto“.
GLI AVVERSARI. “Giocare contro gente come Matos, Di Carmine e Pazzini per noi dev’essere di sprono, non di paura. Le nostre armi non sono poco, ce la giochiamo con orgoglio, cattiveria e determinazione, tutte cose che dovremo mettere in campo“.
L’IMPORTANZA DEI TIFOSI. “Avrei voglia di rivedere lo stadio pieno. Penso che il passaggio da quello che abbiamo fatto l’anno scorso a quello che abbiamo fatto quest’anno dev’essere importante: i tifosi che c’erano col Sudtirol devono accompagnarci per tutto il campionato, sarà una stagione importantissima per questi colori e vogliamo che ci diano il contributo necessario alla vittoria“.
IL CAMPIONATO. “In Serie B la partita non finisce mai: le partite si risolvono anche quando una squadra cala per fisicità, determinazione e cattiveria, oppure quando ci si distrae un attimo soltanto“.