Raggiunta dai microfoni di Hellas Channel, Laura Capucci ha parlato del proprio infortunio e della propria esperienza all’Hellas Verona Women.
Di seguito, dunque, le principali dichiarazioni della giocatrice gialloblù.
L’INFORTUNIO. «Un infortunio così lungo è davvero stressante, ci vuole tanta pazienza. In quel periodo però sono cresciuta tanto, soprattutto mentalmente, e ho imparato a conoscermi meglio. Stare sugli spalti, senza poter giocare e aiutare le tue compagne è davvero un’agonia. È stato un percorso graduale, perché il fisico ha bisogno di tempo, ma ritornare in campo, essere lì con le altre, è stato davvero troppo bello. Alla mia prima partita da titolare contro l’Arezzo è anche arrivata la vittoria e questo non ha davvero prezzo».
LA STAGIONE. «Avrei voluto essere più costante in campo quest’anno, ma sono riuscita a giocare solo la seconda parte di campionato. Delle compagne di quest’anno conoscevo già anche qualche ragazza perché avevamo già giocato assieme, come per esempio Costa. Mi sento un po’ una guida per queste nuove ragazze e penso che questo mio ruolo possa essere importante all’interno del gruppo. Magari avere un po’ di esperienza in più, con qualche anno in più giocato, ti dà quel senso di responsabilità. Qualche giorno fa, per esempio, Zanoni mi ha chiesto qualche consiglio. Io ci sono e aiuto tutte. Credo che Greta sia veramente forte e abbia tantissimo potenziale: gioco da sempre nello stesso ruolo e alcuni suoi movimenti mi piacciono molto».
IL MODELLO. «Mi ispiro a Sofia Goggia, per la grinta che ha. Provo tanta ammirazione per lei, per come affronta la competizione sportiva. Anche io vorrei essere così, concentrata allo stesso modo, con quel fuoco lì che ti scorre dentro».
io penso che le donne non debbano giocare a calcio, ma stare a casa a preparare la cena per guardare la partita di calcio.