Un comunicato che arriva qualche ora dopo la rassegna stampa giornaliera. Su L’Arena di oggi compare un articolo che parla della situazione di quest’anno all’infermeria gialloblù, ma il Club scaligero accusa il quotidiano di scarsa informazione, fantasia e faziosità
È arrivato nel pomeriggio il comunicato dell’Hellas Verona che alza la voce sul quotidiano locale L’Arena su un articolo uscito oggi. Il pezzo, che si interroga sulla bontà della preparazione atletica visto il gran via vai in infermeria da Cerci a Kean passando per Ferrari, prende il titolo di “Quanti cerotti a Peschiera. Difficile dare continuità…“.
Secondo quanto si legge sul comunicato dell’Hellas Verona “tutti i calciatori, come da prassi, sono stati sottoposti ad un piano di diagnosi e recupero dagli infortuni sotto la visione del responsabile sanitario dottor Francesco De Vita“. Questa la precisazione del Club gialloblù nei confronti dell’articolo in questione.
“Questo articolo rappresenta un tentativo di fantasiosa ricostruzione – insiste la Società scaligera senza mezzi termini – modo assai poco professionale a cui ci stiamo purtroppo abituando, ipotizzando che la ricaduta dell’infortunio del calciatore Alessio Cerci sia dovuta al fatto che lo stesso non sia stato un buon paziente, quando il periodo di riposo natalizio rientra nel contratto dei calciatori e il suddetto atleta ha effettuato i giorni di prassi rientrando prima e seguendo scrupolosamente il piano assegnato“.
L’Hellas Verona precisa inoltre che l’infortunio di Moise Kean non è uno strappo muscolare come scritto sul quotidiano, ma una lesione tendinea, più precisamente una lesione distrattiva di 3° grado del tendine dell’adduttore lungo della coscia destra.
“Auspichiamo che prima di redigere questo genere di articoli di ‘fantasia’ si facciano le dovute verifiche con i diretti interessati e, nel caso, sarebbe buona regola suffragare certe teorie con virgolettati o comunicando da chi arrivano informazioni sanitarie che sono regolamentate dalle norme sulla privacy”. Questa la conclusione del comunicato, che sicuramente lascia poco spazio a fraintendimenti.