Le dichiarazioni dell’ex centrocampista giallobù sul presente del club, il progetto nuovo stadio e il futuro di Ivan Juric
L’ex Hellas Verona, Damiano Tommasi ha parlato al Corriere di Verona dell’inchiesta della Procura di Bologna al presidente gialloblù Maurizio Setti e del futuro di Ivan Juric:
INCHIESTA. “Non avendo elementi, bisogna solo aspettare e vedere come andranno le cose”.
CALCIO E FINANZA. “Sono passati parecchi anni da quando Zeman disse che il calcio avrebbe dovuto uscire dalle farmacie a dagli istituti finanziari. Il sistema deve rendersi immune dalle speculazioni finanziarie. Se non si usano con cura rischiano di essere una patologia. L’ingresso dei fondi è emblematico”.
SOSTENIBILITA’. “Lo sport deve garantire parità competitiva. Chi ora vorrebbe azzerare gli stipendi, ammette di aver superato la soglia delle proprie possibilità. È una disparità nei confronti di chi si è invece impegnato a tenere i conti sotto controllo. Avremo la sostenibilità solo quando al momento dell’iscrizione i club depositeranno i soldi che servono per affrontare il campionato. La sostenibilità si ottiene attraverso il rispetto delle regole; più regole serie avremo, più imprenditori seri entreranno nel calcio. Al contrario, apriremo sempre di più le porte a chi attraverso il calcio cerca altro”.
TIFOSERIA. “Più che divisa, mi pare fosse proprio tutta contro. Ricordo bene quella partita con lo stadio vuoto contro il Palermo. In quanto a gradimento, a Verona sta sull’altalena come ci stava Pastorello. Tiene i piedi per terra, attento a non fare il passo più lungo della gamba. Cambiare pelle sarebbe assai rischioso: guardi cosa è successo al Parma quest’anno. Setti non avrà la sciarpa gialloblù avvolta dentro a scaldare il cuore, ma sta garantendo al Verona stabilità”.
MODELLI. “Secondo me il Verona deve continuare sulla sua strada, puntando sui giovani e su calciatori in cerca di rilancio. Non dimentichiamo che l’Atalanta ha faticato molto e ha impiegato tempo ad arrivare dov’è. Un buon esempio è l’Udinese che da anni garantisce alla sua gente campionati in Serie A. Ma in quella squadra si identificano regione e istituzioni”.
JURIC. “È andato oltre le aspettative. Nella prima parte della stagione il Verona ha fatto cose straordinarie. Lui alza l’asticella perché ha sempre bisogno di stimoli e obiettivi per esprimere il suo calcio. Senza, perde la sua anima. Deve avere sempre la fiammella accesa; la sua squadra aggredisce e gioca sul ritmo, mette in difficoltà le grandi; se perde queste caratteristiche, fa fatica”.
FUTURO DI JURIC. “Lo stimo, è uomo di grande passione. Sa trascinare il gruppo nel suo progetto, i giocatori lo seguono con umiltà. Altrove, in squadre dove già si sa come si vince, è più difficile. Far cambiare le modalità di allenamento non è semplice, le dinamiche all’interno dello spogliatoio sono diverse: esempio ne è Gasperini, per il quale all’Inter fu durissima. Non so se Juric sia preparato ad affrontare queste dinamiche. Il vero salto da un club all’altro lo fa il rapporto con i giocatori”.
NUOVO STADIO. “Una delle cose di cui Verona ha bisogno è investire nelle strutture. Allo stadio va messa mano, ma non ho davanti i costi per dire se sia meglio rifarlo totalmente o ristrutturarlo”.
CANDIDATO NUOVO SINDACO. “Non saprei. Io sono residente a Fumane (ride, ndr )”.
Se el frequentasse la Chiesa el sarea pronto per il Real Madrid … ??
Basabanchi
Parla l’esperto…….
Modello Udinese??Cioè solo stranieri…grande Tommasi…..