L’attaccante gialloblù si è raccontato a La Gazzetta dello Sport tra Hellas, mister e Nazionale

È un Kevin Lasagna a cuore aperto quello che si è raccontato a La Gazzetta dello Sport per lo speciale dedicato all’Hellas: raggiunto dai colleghi della Rosea, l’attaccante si è infatti raccontato tra Verona, Juric, nazionale e non solo.

Di seguito, dunque, le sue principali dichiarazioni.

LA JUVENTUS. «Il pareggio contro la Juve ci ha lasciato la sensazione di essere una grande squadra che, visto il finale in crescendo, avrebbe pure potuto vincere la partita. Sono felice di giocare in questo Verona, è una squadra di talento».

IL MISTER. «Juric mi sta impressionando per il suo metodo di lavoro preciso e chiaro. Il suo calcio è coinvolgente ed entusiasmante anche per noi: grazie a quanto facciamo in settimana percepiamo di stare bene e di avere energie anche a fine partita. I tanti giocatori in gol? Stare in questa posizione di classifica senza un giocatore da quindici o venti gol a stagione è il riassunto del nostro lavoro e certifica la bontà del metodo del mister».

LASAGNA. «Quando il mister ha detto che io sono un giocatore perfetto per questo Hellas credo si riferisse alla mia mia propensione al sacrificio, una caratteristica che comunque accomuna tutto questo gruppo. Oltre alle caratteristiche migliori sto comunque cercando di migliorare anche altri aspetti, come per esempio la protezione della palla».

LO STATO DI FORMA. «Non avevo mai cambiato squadra a gennaio, e devo ammettere che durante le prime due settimane ho dovuto lavorare duramente per capire la nuova metodologia di lavoro e tenere il passo dei miei compagni. Ora però mi sento davvero bene!».

LA NAZIONALE. «A Verona credo ci sia l’ambiente giusto per crescere individualmente e continuare a restare nelle convocazioni di Mancini e per continuare a credere a un obiettivo che non mi è mai uscito dalla mente».