Raggiunto dai microfoni del portale portoghese Zerozero.pt, Dani Silva ha parlato della propria esperienza in Italia attraverso una lunga intervista.
Di seguito, dunque, le principali dichiarazioni rilasciate dal centrocampista del Verona.
L’ITALIA. «Dire addio al Vitoria non è stato semplice, anche perché è stato tutto molto veloce e non ho avuto tempo di salutare staff e compagni. L’adattamento? Non ho riscontrato molte difficoltà perché qui è molto simile al Portogallo e si vive molto bene. Verona è una città molto bella e il clima è abbastanza piacevole. Anche il cibo è molto buono! È stato un adattamento molto rapido. A livello calcistico ci sono però delle differenze, soprattutto in termini di intensità. Le sessioni di allenamento e le partite sono infatti più intense. In Portogallo c’è un calcio molto tecnico, qui invece si pressa tanto e la componente fisica è molto importante. Anche la fase difensiva è molto curata. Ogni match, poi, è imprevedibile: chiunque può vincere con chiunque».
L’HELLAS. «Sono arrivato a fine gennaio, quattro mesi prima della fine della stagione, e ho dovuto adattarmi il più velocemente possibile. Penso che, nei limiti delle aspettative, l’adattamento sia stato positivo. Ho potuto aiutare la squadra con ciò di cui avevano bisogno e abbiamo raggiunto la salvezza. L’inizio di stagione? Positivo, anche se si sarebbe potuto fare di più. Abbiamo tanta qualità in squadra, ma notiamo che ci manca un po’ di esperienza in alcuni momenti della partita e che pecchiamo un po’ in continuità. Sono dettagli, ma ci stiamo lavorando su».
IL MISTER… «Zanetti è un leader. Ha smesso di giocare da poco e questo è positivo perché è più facile confrontarci con lui. È un gran lavoratore, vuole che giochiamo un bel calcio e, anche nei momenti difficili, non ha mai perso la propria identità».
… E IL BOMBER. «Conoscevo già Tengstedt perché seguo ancora il calcio portoghese. È un giocatore molto forte tecnicamente ed è una persona con cui è molto facile andare d’accordo: è uno dei compagni di squadra con cui vado più d’accordo, è molto simpatico. In campo vede la porta ed è bravissimo nell’uno contro uno con il portiere. È bello averlo, in questo inizio di stagione ci sta aiutando molto».
GLI OBIETTIVI. «Sono una persona che vuole sempre di più, sono ambizioso e non mi accontento mai. Se giocassi novanta minuti, nella partita successiva vorrei disputare ancora tutta la gara e segnare un gol o fare un assist. Sicuramente in questo momento vorrei più minutaggio, quindi lavoro per quello. Spero che, quando il Verona ne avrà bisogno, potrò dare una mano e aiutare la squadra a raggiungere un’altra salvezza».
Bravo ragazzo Dani
Senza duda infortunato forse sabato parte titolare o gioca gli ultimi 30 minuti
Dani unaltro gran calciatore tecnico è un piacere averlo qui.