Intervenuto in conferenza alla vigilia di Genoa–Verona, terza gara di questo campionato, mister Paolo Zanetti ha presentato il match ai microfoni della sala stampa di via Olanda.
Di seguito, dunque, le principali dichiarazioni rilasciate dal tecnico gialloblù.
IL PRIMO BILANCIO. «Quando è uscito il calendario speravamo di avere tre punti dopo due giornate. Potevamo far meglio, ma abbiamo affrontato due squadre forti e questi sono punti che torneranno utili. Ci sono margini di miglioramento per la squadra e si va avanti con fiducia. Gli errori a questo livello si pagano caro, ma siamo già pronti alla partita contro il Genoa».
IL MODULO. «In questo momento dobbiamo trovare la quadra, ma la strategia è importante nel calcio. Tanti giocatori vogliono esprimersi e altri devono integrarsi velocemente. Io e il direttore abbiamo in mente una formazione tipo, ma ora siamo lontani ad avere tutti al top: c’è una disuguaglianza fisica, tattica e di connessione con la squadra tra i diversi giocatori. Il tempo, però, è dalla nostra».
IL MERCATO. «Oggi è un giorno particolare, personalmente non vedo l’ora che le trattative finiscano. I nostri sono dei ragazzi con la loro azienda, qualcuno può puntare a migliorarsi ma non so se accadrà. Se rimaniamo questi per me va bene, l’importante è che la squadra si compatti ancora di più. Chi è qui deve essere fiero di giocare all’Hellas, questa è la condizione minima. Qualcuno può non esserci con la testa in questo periodo, ma d’ora in poi conta solo il club e la gente che viene in massa a vederci. In queste ultime ore non mi aspetto grandi cose, se non qualche cessione».
LA PARTITA. «Il Genoa è camaleontico. Abbiamo studiato bene la partita, curando ogni dettaglio. Sarà una gara difficile in un campo storicamente ostico, anche se per noi lo saranno tutte. Stiamo scoprendo il nostro valore pian piano, ma i nostri avversari sono forti. Mi porto dietro l’atteggiamento visto contro la Juventus: l’interpretazione della gara è andata bene, deve esserci però la mentalità di recuperare e ribaltare le partite. Per noi è importante non subire gol, ma è necessario anche reagire».
I SINGOLI. «Alidou e Sarr sono giocatori poco pronti, però sono importanti e scelti per alzare il livello. Non li ritengo scommesse, ma sono vittima del sistema mercato di questo periodo. Alidou è un po’ più avanti, Sarr avrà dieci minuti nelle gambe: per vederli al top serve pazienza, ma possono diventare una grande arma nel futuro. Abbiamo preso giocatori importanti che non abbiamo ancora visto in campo. Serve tempo e tanto lavoro quotidiano. Mosquera è partito titolare contro la Juventus per meritocrazia. Sia Lazovic che Frese sanno cosa devono fare in campo. Serdar? Torna dopo la sosta, ma forse anche dopo».