Qualcuno faccia una statua a Marco Baroni!

Il tecnico gialloblù ha tenuto ben saldo il timone anche nei momenti di maggiori burrasca, arrivando in porto con un'insperata salvezza

marco baroni hellas verona

Arrivato per dare una sferzata e un cambio di direzione dopo anni di “juricismo”, Marco Baroni causa calciomercato “non completo” si trova sin da subito fuori dalla propria comfort zone, costretto a ricorrere a un modulo e a un gioco non suoi. Il nuovo allenatore dell’Hellas però sta zitto e nelle prime giornate racimola punti preziosi per i tempi di vacche magre che, puntualmente, arrivano.

Dopo un periodo duro, e in particolare dopo il k.o. contro il Genoa, il tecnico viene infatti messo sulla graticola e sembra all’ultima spiaggia, ma lui non molla, torna a fare il suo gioco e i risultati si vedono.

Quando tutto sembra girare un po’ meglio, ecco l’ennesimo tiro mancino della sorte: il Verona è in difficoltà economiche, c’è da vendere mezza squadra e i partenti vengono rimpiazzati con giocatori semisconosciuti. Nessun problema, nessuna dichiarazione disfattista e nessun alibi, solo lavoro e una barchetta da portare a riva remando insieme a Sean Sogliano: Baroni arriva in una Castelnuovo del Garda che sembra una Babilonia 2.0 e dal quell’insieme disomogeneo di campionati di provenienza e lingue parlate tira fuori una squadra con una fame e una voglia di emergere che ne basterebbe la metà.

Certo, qualche passo falso non manca, ma nel girone di ritorno il Verona viaggia a ritmo da metà classifica, fa più punti della Juventus e, pur mangiandosi le mani per non aver chiuso il discorso contro il Torino, arriva a Salerno con la consapevolezza di avere tutte le carte in regola per raggiungere l’obiettivo con una giornata d’anticipo.

E lì Baroni compie un capolavoro: caricati a molla, i suoi mettono sin da subito alle corde la Salernitana, chiudendo il primo tempo avanti di due reti. Nella ripresa ci sarebbe anche la possibilità di mettere in ghiaccio la gara, invece al 90′ il gol campano fa rivivere a Lazovic e soci i fantasmi della settimana precedente. Dopo un recupero che pare eterno, arriva tuttavia il triplice fischio di quel Di Bello che, tra l’altro, aveva arbitrato la gara d’andata dei play off del 2011 vinti proprio a danno dei granata.

Dei corsi e ricorsi storici, però, a noi interessa poco. Ciò che ci preme sottolineare è infatti che questo risultato sia arrivato anche (soprattutto) grazie a un allenatore pragmatico che davanti alle telecamere non ha mai detto una parola fuori posto, incassando critiche più o meno giustificate senza battere ciglio e andando avanti per la propria strada, quella che alla fine della storia è rivelata giusta. Un uomo, concedeteci di uscire un attimo dal “bello scrivere” giornalistico, che ha insomma dimostrato di avere degli attributi considerevoli e che ha saputo gestire nel migliore dei modi situazioni extracampo che avrebbero probabilmente schiacciato buona parte dei suoi colleghi.

Grazie, mister Baroni! In questa salvezza c’è tantissimo di tuo!

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1 anno fa

Con Nicola ci saremmo salvati 4 turni prima

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1 anno fa

IO LA FAREI HA SOGLIANO BARONI GRAN SIGNORE PERO CON I PESCI CANI.TROPPO BUONO TUTTE LE SETTIMANE UNA FORMAZIONE NUOVA AVETE DIMENTICATO BUONA VITA CIAO

Stefano
Stefano
1 anno fa

E intanto l’ Atalanta dopo aver perso una coppa Italia questa sera si gioca una finale in Europa !!!.

Stefano
Stefano
1 anno fa

Per una piccolissima squadretta come il Verona così ca benissimo

Roberto
Roberto
1 anno fa

Allora a Sean un mausoleo

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1 anno fa

Io lo farei a Sogliano! 💪👏

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1 anno fa

Fino a ieri prendeva parole a destra e sinistra!

Brio
Brio
1 anno fa

Esatto !!! Io ho sempre letto kili di medda verso Baronj ….ora solo elogi. Mah…tifosi de mer…da

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1 anno fa

Onore a te grande uomo

Fabio
Fabio
1 anno fa

MONUMENTALE

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1 anno fa

e adesso VIA ALLE Svendite

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1 anno fa

25aprile: San Marco Baroni.

Gibba69
Gibba69
1 anno fa

Grande Baroni ala facia de grolase, gufi, rensi, ceoloti e striati….Monumento!

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