L’ex attaccante dell’Hellas Nicola Ferrari ha parlato al Corriere di Verona: tra gli argomenti trattati, oltre ovviamente alla partita tra Verona e Salernitana in programma lunedì, anche la finale play off del 2011.
Di seguito, dunque, le sue principali dichiarazioni.
LA PARTITA. «Il Verona deve togliersi di dosso la delusione per la sconfitta contro il Torino, un risultato che pesa ma che serve accantonare. La testa è alla Salernitana e si riparte da quanto fatto finora e nella maniera in cui l’Hellas ha affrontato e superato le difficoltà vissute sin qui. La squadra non ha mai mollato, è risalita e adesso è vicina alla salvezza, il che è una spinta eccezionale. Chi può decidere la partita? Ho grande considerazione per Bonazzoli: l’ho avuto come compagno di squadra al Lanciano. Era molto giovane, ma già evidenziava un potenziale chiaro. Non so perché non si sia ancora riuscito a esprimere appieno, ma so che è davvero forte».
IL MISTER. «Nel mercato invernale ci sono state diverse cessioni per le esigenze economiche del club, ma Baroni ha ricostruito i meccanismi di gioco. È stato bravo ed è un allenatore di cui ho sempre sentito ottime cose sia sotto l’aspetto della preparazione che per le capacità personali. Bravo naturalmente anche Sogliano, direttore sportivo che ho avuto al Verona e ha confermato, una volta di più, di avere intuito e idee».
I SINGOLI. «Noslin mi ha colpito per come sa interpretare più ruoli in attacco, segna e fa segnare. Anche Suslov ha vissuto una stagione da protagonista, peccato per l’infortunio che l’ha frenato in queste settimane. Credo però che possa nuovamente essere decisivo».
L’ANEDDOTO. «Ricordo quello che accadde dopo la gara di ritorno dei play off del 2011 contro la Salernitana, la gioia incontenibile e il clima infuocato che c’era tutto attorno a noi. Rientrammo precipitosamente negli spogliatoi, io mi trovai non so dove, ma la festa era nostra ed è sempre indimenticabile! Mi auguro tanto che sia così anche lunedì sera».
Nns8 uo sbagliare come domenica