La centrocampista gialloblù ha parlato ai nostri microfoni in vista dell’inizio della nuova stagione
Un piccolo infortunio la terrà fuori in questo inizio di stagione, ma Kristin Carrer ha tanta voglia di scendere in campo e di mettersi a disposizione dell’Hellas: questo quanto si percepisce dalla nostra intervista esclusiva alla centrocampista gialloblù, una delle nuove arrivate in casa Women.
Raggiunta dai nostri microfoni, la classe 2002 ha infatti dimostrato grande entusiasmo in vista del campionato ormai alle porte, presentandosi quindi ai propri tifosi e parlando anche del primo impatto con Verona.
Di seguito, dunque, tutte le sue dichiarazioni.
Parliamo un po’ degli inizi: come arrivi al calcio e qual è stato il tuo percorso sin qui?
«In vita mia ho provato diversi sport, anche abbastanza inusuali: badminton, ping pong, tuffi, scherma… Ho iniziato con il calcio perché ci giocava mio fratello e io volevo essere come lui, ma anche per mio padre che da anni è in questo ambiente. Ho cominciato giocando con i maschi, poi sono passata nelle giovanili femminili della Juventus dove sono rimasta quattro anni, arrivando a essere convocata in prima squadra. Da lì Sampdoria, Sassari Torres e Ravenna».
Perché quest’estate hai scelto l’Hellas?
«Parto dal presupposto che ho anche origini venete e ho tanti parenti qui in regione: mio nonno infatti era di Caorle. Verona poi è una piazza molto importante, con una tifoseria molto calda, e la città è davvero bella. Già l’anno scorso seguivo l’Hellas e penso che fosse la squadra che esprimeva il miglior gioco palla a terra. La mia scelta però deriva soprattutto dal fatto che questo club garantisce uno staff tecnico e una struttura molto professionali».
Dove ti collochi in campo?
«Credo di essere una giocatrice versatile, posso giocare in tutte le zone del campo dalla mediana in su. In passato ho spesso agito anche come esterno d’attacco, ma il mio ruolo preferito è la trequartista».
Hai scelto il numero 20 perché ti ispiri a Zielinski. Cosa ti piace in particolar modo di lui?
«Mi ci rivedo un po’, anche se lui è destro mentre io mancina, ma lui utilizza molto bene anche il piede sinistro. Mi piace come gioca, è un calciatore duttile che non ha un ruolo preciso in campo. Fa un po’ tutto e penso che questa sia una grande qualità».
Qual è stato il primo impatto con mister e compagne di squadra?
«L’impatto è stato molto buono e positivo. Le mie compagne sono ragazze tranquille, molto disponibili e molto forti. Mister Pachera invece è preparato ed esigente, com’è giusto che sia a questi livelli».
Qual è l’obiettivo dell’Hellas Verona Women per quest’anno?
«Già l’anno scorso la Serie B è stata molto competitiva, soprattutto grazie alla presenza di tante giocatrici provenienti dalla Serie A e di molte straniere, e credo che quest’anno lo sarà ancora di più. Noi però puntiamo a fare bene e a far vedere il nostro valore, cercando di arrivare il più in alto possibile».
E il tuo, a livello personale?
«In primis, spero di recuperare il prima possibile da un piccolo infortunio che ho avuto di recente, poi voglio imparare, crescere e mettermi a disposizione della squadra per aiutarla ad arrivare dove merita. Mi piacerebbe anche battere il mio record di marcature stagionali: al momento sono ferma a cinque, spero di arrivare a sei…».
Hai già avuto modo di visitare un po’ Verona?
«Ho avuto modo di “esplorare” un po’, ma non ho ancora finito. Al momento ho visitato principalmente il centro storico: soprattutto di sera, è davvero incantevole. Mi hanno consigliato in particolare Castel San Pietro, però ci devo ancora andare…».
Fuori dal campo sei molto attiva sui social e abbiamo visto che ti piace molto ballare: quali sono le tue passioni e i tuoi hobby oltre al calcio?
«Il calcio per me viene prima di tutto, però mi ritengo una ragazza molto attiva e con tante passioni. Mi piace leggere, disegnare e scrivere, anche poesie. Mi cimento poi nel freestyle e nel ballo, portando questi contenuti sui miei social. È anche un modo per far conoscere il calcio femminile da un’altra prospettiva».
