Il tecnico gialloblù si è raccontato da La Gazzetta dello Sport
Per sognare bisogna lavorare: questo il mantra di Gabriele Cioffi, il quale raggiunto dai colleghi de La Gazzetta dello Sport in ritiro a Primiero ha espresso la propria filosofia.
Di seguito, dunque, le principali dichiarazioni dell’allenatore dell’Hellas.
LAVORO E SOGNI. «Per poter sognare devi avere prima dei paletti, i miei sono lavoro, sacrificio, passione e obiettivi. Per costruire il sogno, bisogna lavorare».
LA CARRIERA. «Quando ho smesso di giocare ho avuto la fortuna di trovare Giuntoli che mi ha dato la prima possibilità di allenare il Carpi. Dopo qualche porta in faccia sono andato in Australia e poi all’Al-Jazira, quindi Zola mi ha chiamato al Birmingham e lì ho assaporato l’intensità del calcio inglese. Infine devo dire grazie a Gotti, Marino e i Pozzo che mi hanno dato la possibilità di lavorare all’Udinese. L’Hellas? Non me l’aspettavo, ma ho colto l’attimo».
GLI OBIETTIVI. «Gli esami non finiscono mai e per un allenatore conta solo vincere. Non sento la pressione, noi abbiamo l’obiettivo della salvezza, poi potremo pensare a confermarci magari a stupire. La vera sfida però è fare in modo che i nostri tifosi si riconoscano in noi. Che giudizi spero di ricevere a fine stagione? Veritieri, in base a ciò che avrò dimostrato».
LA SQUADRA E IL GIOCO. «Il Verona ha un’identità ben precisa che l’ha portato al successo, non vedo perché dovrei cambiare. Io non sono un integralista o un catenacciaro, credo che durante la partita ci siano più partite e l’obiettivo è creare una squadra intelligente che sappia capire i momenti. In fase difensiva voglio una squadra aggressiva, mentre in fase offensiva una che legga gli spazi e che sappia come muoversi. Il mio compito sarà quello di capire le caratteristiche dei giocatori e valorizzarli al massimo nel meccanismo. Cosa mi ha impressionato? Il gruppo e la sua energia».
IL CALCIOMERCATO. «Io allenerò i giocatori che avrò a disposizione, ma ciò non vuol dire che sono schiavo degli eventi: ho dato le mie idee alla società e arriveranno giocatori affamati. Do fiducia a chi tiene la squadra in Serie A da anni».