L’ex tecnico gialloblù ha parlato in vista del derby tra Legnago e Virtus che vedrà opporsi l’argentino e l’islandese
Come due figli: questo il pensiero di Andrea Mandorlini su Juanito Gomez ed Emil Hallfredsson,
Raggiunto dai colleghi de L’Arena in vista di Legnago-Virtus Verona, gara che vedrà i due affrontarsi questa domenica, l’ex tecnico gialloblù ha speso per loro parole al miele.
Di seguito, dunque, le sue principali dichiarazioni.
DUE FIGLI. «Per me Juanito ed Emil sono come due figli, due persone vere che porterò sempre nel cuore. Sono serissimi e un esempio per i giovani. Fortunato chi li ha. Se un giorno vorranno allenare, nel mio staff ci sarà sempre posto per loro».
GHIACCIO BOLLENTE. «Hallfredsson tutt’oggi non c’entra niente con la Serie C. Non fa compromessi, ma è un ragazzo d’oro, un uomo autentico e un giocatore di statura internazionale».
JUANITO. «Negli anni ho senz’altro sgridato più Gomez di Hallfredsson, ma è anche vero che l’ho fatto correre talmente tanto da avergli probabilmente accorciato la carriera di tre o quattro anni. Era spettacolare il modo in cui si applicava, inoltre di testa erano tutte sue perché ha sempre avuto una grande capacità di attaccare la palla. I suoi grandi meriti? Tanti, ma soprattutto essere riuscito a completarsi con Toni».
