L’ex centrocampista ha parlato in collegamento con il Salotto Gialloblù di HV Channel Radio

È Alessio Tacchinardi il nuovo ospite del Salotto Gialloblù: raggiunto dai microfoni di HV Channel Radio, l’ex centrocampista ha infatti parlato in vista di Sassuolo-Verona, spendendo però due parole anche su Matteo Paro e sulla tifoseria scaligera.

Di seguito, dunque, le sue principali dichiarazioni.

L’HELLAS. «Seguo il Verona e Juric da tempo ed ero curioso di sapere se quest’anno sarebbero riusciti a confermarsi: finora ci stanno riuscendo, sono tosti e solidi. Credo che potrà chiudere la stagione ad alti livelli. Complimenti anche alla società, perché a Verona si parla poco ma ci sono tanta sostanza, tanta umiltà e tanto lavoro».

SASSUOLO E VERONA. «Il Sassuolo è partito a razzo e ora sta rallentando, mentre il Verona è partito lentamente e ora sta crescendo: eccezion fatta per questa differenza, stanno vivendo una stagione molto simile, come simile è anche la classifica. I due allenatori hanno due filosofie diverse, ma hanno entrambi qualcosa di proprio: De Zerbi ha una squadra forse più “bellina”, ma personalmente preferisco la filosofia di Juric. È possibile che entrambi nei prossimi anni si ritrovino sulle panchina di una “big”. I due centrocampisti-chiave? L’Hellas ha Veloso, un giocatore di grande qualità, ma sto seguendo con attenzione anche Zaccagni. Dall’altra parte invece c’è Locatelli».

IL VICE-JURIC. «Io credo che Paro sia il profilo giusto per un allenatore così fumantino ed esuberante come Juric. È sempre stato pacato, riflessivo, bravo e diligente: è un ottimo secondo per Ivan in quanto si compensano molto bene».

I BUTEI. «Del Bentegodi ho ricordi buoni e altri meno, però ricordo bene l’atmosfera che regnava in quella stadio: la tifoseria dell’Hellas è splendida e particolare. Ammetto che mi sarebbe piaciuto giocare in quella piazza perché a Verona c’è un grande cultura del lavoro, ma anche schiettezza e testardaggine quando si tratta di raggiungere i propri obiettivi. La squadra di oggi rappresenta bene il popolo veronese».