Il collega ligure ci ha introdotto alla sfida odierna dal punto di vista rossoblù: ecco cosa ci ha raccontato

A poche ore dalla sfida del Ferraris contro il Genoa, abbiamo deciso di andare a tastare il polso in casa rossoblù per vedere che squadra arriverà al match contro gli uomini di Juric: a darci una mano è stato Alessandro Legnazzi, giornalista di PianetaGenoa1893.

Di seguito, dunque, la nostra nuova Penna in Trasferta.

Partiamo da questo Genoa, una squadra che dall’arrivo di Ballardini sembra risorta?
«Credo proprio che “risorta” sia la parola giusta! Maran non aveva probabilmente capito il potenziale di questa squadra, mentre Ballardini con le giuste modifiche ha fatto rendere al meglio una rosa che io ritengo comunque valida. A dimostrazione di ciò c’è anche il mercato invernale, durante il quale è arrivato solo Strootman: si tratta di un grande acquisto, ma sostanzialmente il nuovo allenatore sta facendo così bene pur avendo a disposizione gli stessi calciatori del proprio predecessore. Ballardini sembra davvero avere un tocco magico e questo gli andrebbe riconosciuto anche e soprattutto da Preziosi, il quale solo qualche anno fa lo definì “scarso”…».

Gli ex Genoa a Verona sembrano rendere molto di più: cosa ne pensi?
«Le malelingue parlano di un problema legato alla piazza, ma guardando un po’ ai singoli non credo sia così. Lazovic, un bravissimo ragazzo, ne è un esempio: al Genoa ha giocato un centinaio di partite, ma qui a momenti non ci ricordiamo nemmeno un suo cross, e non credo che ciò sia legato alla tifoseria. Anche Juric, pur avendo battuto alcune “big”, aveva numeri impietosi. Forse il suo approdo sulla panchina rossoblù è stato prematuro, o magari sentiva troppa pressione a causa di ciò che questa squadra ha significato per lui… Di Bessa invece non abbiamo mai capito la collocazione tattica, mentre Favilli e Sturaro sono stati vittime di troppi infortuni. L’unico per cui si può parlare di un problema legato alla piazza è probabilmente Veloso: essere accusato di giocare in quanto genero di Preziosi (Veloso è sposato con la figlia del patron del Genoa, ndr) non gli ha certamente fatto bene».

Cosa ne pensi di questo Verona?
«L’Hellas è tosto, ben messo in campo e ben allenato. Si vede lo spirito di Juric: probabilmente a Verona è riuscito a fare ciò che non era riuscito a fare qui e infatti da due anni, nonostante un gruppo giovanissimo e risorse limitate rispetto alle “big”, sta ottenendo grandissimi risultati. Magari la squadra non segna molto, ma ha grande intensità e alla fine tutto funziona. L’impressione è che le cose vadano così bene poiché l’allenatore non è “solo al comando”, bensì ben supportato da tutta la società».

Che partita dobbiamo aspettarci?
«Le squadre arrivano alla gara in modo abbastanza simile: il Genoa contro il Torino ha buttato via un’occasione e ha fatto un piccolo passo indietro rispetto alle ultime uscite, mentre il Verona contro il Parma ha mostrato qualche difficoltà. Mi aspetto partita fisica e bloccata: sia Juric che Ballardini sono infatti allenatori molto attenti sotto l’aspetto tattico e quindi questo potrebbe incidere parecchio. In questo contesto, occhio quindi a Shomurodov, un giocatore piuttosto “anarchico” e che potrebbe quindi essere difficile da marcare».