L’ex d.g. del Cerea, raggiunto dai colleghi del Corriere di Verona, ha raccontato il Kevin “granata”
«Siamo stati l’ultima fermata veronese di Kevin, poi lo cedemmo al Carpi per 75.000 euro e da lì è diventato Lasagna».
Comincia così la descrizione di Kevin Lasagna fatta da Michele Battaglia, direttore generale del Cerea ai tempi in cui il nuovo attaccante gialloblù vestiva la maglia del Piccolo Toro. Raggiunto dai colleghi del Corriere di Verona, l’attuale presidente del Badia Polesine calcio ha infatti parlato del nuovo attaccante gialloblù.
Queste dunque le sue principali dichiarazioni:
«Per carattere e testa Lasagna è l’unico giocatore che mi abbia mai fatto pensare: “Questo ragazzo farà strada”.
Quando lo prendemmo aveva vent’anni e all’iniziò giocò poco, ma con l’arrivo di Alberto Facci venne spostato dalla fascia al centro dell’attacco e segnò sette gol. Già all’epoca si vedevano progressione, velocità e qualità del mancino. Era un attaccante anomalo, ma era soprattutto serio e meticoloso: aveva già una mentalità già da professionista.
L’abbiamo visto salire in Serie B, esordire in Serie A e diventare l’attaccante che è ora. Il Verona, per lui, è insomma anche un ritorno».