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Lazio-Verona 1-2, le pagelle gialloblù di CH

Impossibile trovare un insufficiente in una serata simile: Tameze, però, è l’eroe di serata insieme a Juric

Un’altra serata magnifica, l’ennesima della gestione Juric: impossibile dunque trovare un’insufficienza tra le fila di una squadra capace di espugnare l’Olimpico “in biancoceleste”, impresa che l’ultima volta era riuscita solo agli eroi dello Scudetto.

Con queste premessa, ecco dunque le nostre pagelle.

SILVESTRI: 7. Può poco sul grandissimo gol di Caicedo, ma è come sempre decisivo. Parata-simbolo della serata è ovviamente quella a tempo praticamente scaduto quando, dopo una deviazione di Magnani, nonostante sia in caduta riesce ad allungare il piede e a togliere la palla dalla porta. Non ce ne vorrà il leggendario Claudio se definiremo l’intervento “garelliano”.

LOVATO: 6,5. Dopo dieci minuti Juric vorrebbe toglierlo e fa togliere la pettorina a Rüegg. La “minaccia” funziona e il ragazzo si rimette in riga offrendo una buona prova e incollandosi a Milinkovic. Qualche errorino qua e là c’è, ma nel compenso è più che sufficiente.

MAGNANI: 6,5. Eccezion fatta per un paio di “lisci”, offre una prova solida e concreta. Spesso ruvido, ma tremendamente efficace.

DAWIDOWICZ: 6,5. È in un ottimo momento di forma e anche oggi lo dimostra. È vero, Caicedo si gira su di lui in occasione del gol, ma è più un pezzo di bravura dell’attaccante biancoceleste che un errore del polacco.

FARAONI: 7. Suo il cross per Dimarco da cui nasce l’autogol di Lazzari, poi tanta corsa e soprattutto un paio di chiusure provvidenziali. Ex che sicuramente si è fatto rimpiangere dai biancocelesti.

BARAK: 6. Dopo un quarto d’ora rischia di fare la frittata, ma si riscatta durante il match mettendo in mostra anche un paio di buone giocate.

VELOSO: 6. Fa il suo senza strafare. Tra i suoi piedi la palla è in banca.

DIMARCO: 6,5. Prestazione simile a quella di Faraoni, anche se il suo “collega” è forse più “vistoso”. Da una sua conclusione (probabilmente diretta sul fondo) nasce l’autogol di Lazzari.

SALCEDO: 7. Ha voglia di farsi vedere e lo dimostra. Dal suo pressing nasce l’erroraccio di Radu che consente a Tameze di piazzare la zampata decisiva.

ZACCAGNI: 6,5. Sciupa anche piuttosto malamente un paio di ottimi azioni in contropiede, ma compensa con una grande fase di interdizione. Pazzesco l’intervento in scivolata con cui nel secondo tempo ferma Akpa Akpro al limite dell’area.

TAMEZE: 7,5. Gioca da falso nueve e interpreta il ruolo in un modo molto fastidioso. Al 67′, poi, arriva il gol da attaccante vero: il francese è infatti bravissimo a intercettare il retropassaggio e freddissimo nel saltare il portiere come avrebbe fatto una vecchia volpe d’area.

FAVILLI: 6. Entra per tenere su la palla. Fa il suo.

COLLEY: 6. Un paio di buoni strappi strappi e un giallo speso che spezzetta il gioco durante il forcing finale della Lazio.

LAZOVIC: s.v.

JURIC: 8. Si inventa Tameze prima punta e Tameze segna il gol decisivo. Crediamo che questo sia più che sufficiente per raccontare il voto di un “Re Mida” gialloblù che trasforma tutto quello che tocca in… punti in classifica!

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3 anni fa

Meraviglia!!!

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3 anni fa

Avanti così

ivo
ivo
3 anni fa

proviamo a prendere un attaccante come Caicedo visto che alla lazio gioca poco e non ci ferma più nessuno

Paolo veronesi
Paolo veronesi
3 anni fa

Voti senza senso…qualcuno non le è proprio simpatico. Ma il calcio è cosa diversa.

Stefano
Stefano
3 anni fa
Reply to  Paolo veronesi

Anche io non condivido

El scipio
El scipio
3 anni fa
Reply to  Paolo veronesi

Secondo te su chi c è un giudizio sbagliato?

Paolo Veronesi
Paolo Veronesi
3 anni fa
Reply to  El scipio

Non credo esista un giudizio sbagliato ma non condiviso perchè ognuno è libero di esprimersi. Tuttavia mi sono accorto che certo giocatori sono spesso premiati più di altri a parità di prestazioni. Ieri Magnani ha giocato una partita non certo da 6,5 ad esempio. Salcedo che pur ha ben giocato non ha giocato meglio dei difensori. Lovato viene a mio avviso sempre premiato anche quando non gioca bene, il che non toglie al suo potenziale valore. Zaccagni ieri non ha brillato. Grazie

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