Le dichiarazioni dell’attuale allenatore del Vaduz che ricorda la sua esperienza in gialloblù e la doppietta al Brescia del 2001
Mario Frick, ex attaccante dell’Hellas Verona, ha parlato a L’Arena in vista della partita di domenica contro il Brescia:
DEDICA. “Quando segna Mario Frick. Mi hanno dedicato pure una maglietta con dedica a Verona. Un anno che ne vale cento. Sono stato bene, benissimo. La gente mi voleva bene”.
GOL AL BRESCIA. “Quella è stata la partita che ha mosso tutto. Una grande vetrina. Verona è stato il mio trampolino di lancio. Una svolta per la mia carriera. Credo non capiti a molti di ricevere una maglia con dedica”.
LATO OSCURO DI QUELLA STAGIONE. “La retrocessione. Siamo crollati, ma non è stato un crollo fragoroso. e forse non ce ne siamo quasi accorti. Non lo so, non so cosa è successo. Ma è andata così. Ma la gente non ha mai smesso di volerci bene. E certe cose non si dimenticano”.
VERONA. “Non sono più tornato a Verona, ma conto di tornarci. C’è sempre un filo che mi lega alla vostra città. Lì in qualche maniera la mia vita ha svoltato. E non dimentico”.
MALESANI. “Se oggi alleno, grandi meriti sono di Alberto Malesani. Mi ha insegnato la tattica, a capire il calcio. Ho un ricordo ben preciso di lui: parlava poco ma si faceva intendere molto bene. Il suo modo di pensare calcio è diventato anche la mia fonte d’ispirazione”.
IL SUO VERONA. “La faccia di Adrian Mutu, mi ricordo che sapeva regalare giocate incredibili. Pure quella di Mauro Camoranesi, altro giocatore di talento infinito. Ma c’erano tanti giocatori di qualità in quella squadra. enso al giovane Gilardino, che muoveva i primi passi. ma già si vedeva dove sarebbe potuto arrivare e ricordo con piacere anche Paolo Cannavaro e Michele Cossato. Avevamo tantissima qualità. Per questo non riesco a capire come mai sia finita così male”.
FRICK OGGI. “Anche i miei figli Yanick e Noah giocano e sono riusciti a esordire con la maglia della nostra nazionale. Una grande soddisfazione per un padre. In 125 presenze non sono mai riuscito a incontrare l’Italia. Sempre sfiorata. E adesso vedo i miei figli giocare contro gli azzurri. Mi sarebbe piaciuto esserci anch’io”.
ALLENATORE. “Qui da noi si segue molto al Bundesliga. I miei pensieri però portano sempre all’Italia. E vado sempre a cercare i risultati del Verona. Insegno tanto lavoro e cuore”.
chi è questo fallito?
le frick c’est chic