Il quotidiano cittadino lancia una provocazione, che poi troppo provocazione non è. Tutti in ritiro, Setti compreso
«Tutti in ritiro! Questa l’unica soluzione ideale per far capire a qualche «bamboccione» che il gioco del calcio non è fatto soltanto di scarpini luccicanti, con colori rubati agli evidenziatori della Stabilo. – scrive L’Arena -Non può una squadra che vuole andare in serie A, farsi raggiungere in nove minuti dal Cosenza. Non è questione di tecnica o di schemi. Forse in questo c’entra poco anche Grosso. O ce le hai determinate caratteristiche oppure no. Non si comprano al mercato, nemmeno a quello di gennaio. Ecco perché un bel ritiro anticipato, in vista di Carpi potrebbe giovare ad un gruppo che nelle prime due gare del 2019 ha toppato clamorosamente.
Un modo per non distrarsi, per non lasciare nulla di intentato, perché la serie A sta scappando. Non tanto per la distanza fra il Verona ed il secondo posto, in fin dei conti sono cinque punti, ma per l’atteggiamento che sta tenendo la squadra. Blackout che non possono e non devono accadere. L’ambiente poco positivo? La contestazione itinerante a Setti? Non prendiamoci in giro. Le colpe sono un po’ di tutti. Il mancato legame con il territorio e i veronesi, han fatto sì che quando le cose andavano bene, fosse visto quasi come un vanto. La storia del Verona, però, racconta che presidenti anche più capaci e con maggiori disponibilità di Setti, hanno avuto grossi problemi. Gli adesivi itineranti non producono appena 1467 paganti, con buona rappresentanza di tifosi ospiti. La curva ieri ha spinto e sul 2-2, ha provato a fare la differenza. La realtà è diversa. E se anche Setti andasse in ritiro?».