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Quella volta che il Verona si salvò ai danni del Pescara

Ripercorriamo la storia contro il Pescara con una delle partite più importanti

Quella volta che il Verona vinse ed in pratica si salvò dalla retrocessione in Lega Pro, ai danni del Pescara. Correva l’anno 2004 e Verona, nonostante fosse la sera del 5 giugno fu colpita da un temporale “cattivo” quanto lo erano i difensori, nell’occasione in maglia rossa, del Pescara.

STAGIONE TRIBOLATA. Fu una stagione tribolata quella 2003/’04. Pastorello da tempo cercava compratori per l’Hellas e già dalla presentazione della squadra ci fu una violenta contestazione da parte dei tifosi. Pugni, calci e pesce gatto lanciati verso i gialloblù che si radunavano con un nuovo mister: Valter Salvioni. L’ex centrocampista del Brescia, papà calcistico di un certo Evrà al Nizza, non fu accolto bene e soprattutto i suoi ragazzi, nonostante una tonica vittoria nel derby al Menti col Vicenza, fecero molta fatica. Salvioni fu esonerato per far posto a Sergio Maddè. Quest’ultimo nonostante le sei reti subite ad Avellino, conquistò una salvezza non facile.

GRANDI NOMI. E si che quel Verona aveva in rosa gente come Adailton, Pegolo, Dossena, Mazzola, Italiano, Salvetti e Myrtaj. Una squadra che subì l’ambiente ed il difficile rapporto tra la piazza e patron Pastorello. Mister Maddè portò tranquillità, saggezza e amore per quella maglia che lui stesso aveva indossato svariate volte da calciatore, onorandola sempre.

FINI’ 4 a 3. Finì 4 a 3 la partita della vita. Si giocò sotto un acquazzone terribile. L’arbitro fu un certo Rosetti, fischietto di fama mondiale. E fu davvero molto bravo perché entrambe le squadre avevano soltanto un risultato per restare in serie B: la vittoria. Pronti via Di Cara e Gorgone, ex Chievo, cominciarono ad accarezzare le caviglie di Mihalcea e Adailton. Il brasiliano, in serata di grazia, era imprendibile. Punizione di “Ada” e il portiere abruzzese Santarelli respinge in malo modo sui piedi di Myrtaj: gol. Il capolavoro del numero 10 del Verona però si materializzò quattro minuti più tardi. Mazzola guadagnò un fallo in attacco. Calciò la seguente punizione Adailton, palla all’incrocio ed esplosione di gioia sotto l’acqua del Bentegodi. A tenere in piedi il Pescara però c’era un certo Calaiò che segnerà una doppietta e con una rete di Russo, il Pescara metterà paura al Verona. Fortunatamente arrivarono pure le reti di baby Agnelli e Mazzola per il poker salvezza. Formazione abruzzese condannata alla retrocessione e Verona che si salvò matematicamente la settimana successiva a Como, insieme a ben seimila veronesi.

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5 anni fa

Puo anda allena. Virtus e ambrosiana

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