Il punto della sera in casa Hellas Verona. I bomber latitano sotto porta, si mormora di un confronto acceso nello spogliatoio
Il Verona non fa gol. O meglio ne fa pochi. Continua il nostro viaggio attraverso il momento delicato degli attaccanti gialloblù. Il solo Matos, abile nel ribattere una corta respinta di Manfredini sulla battuta di Pazzini, è andato in gol, a parte lo stesso capitano. Troppo poco per quelli che dovrebbero essere considerati dei bomber.
IL CASO PAZZINI. Come una bomba ad orologeria, esplode puntualmente. Che sia colpa di Setti e di quel contratto faraonico per le casse gialloblù firmato ancora nel 2015? Fatto sta che il Pazzo all’Hellas con i tecnici è rimasto tranquillo ed indispensabile una sola volta. Tre stagioni fa quando con Pecchia divenne il fulcro del gioco del Verona ed il fine marcatore, diventando anche il bomber della serie B in quell’anno con 23 reti. Poi la rottura con Pecchia e Fusco. Oggi il ritorno con Grosso sembrava essere più morbido ma le cifre raccontano di un Pazzini in campo per poco più di 250 minuti in nove partite e tre reti all’attivo.
EPPURE L’HELLAS CREA. Mister Grosso qualcosa l’ha già fatto vedere. Il palleggio, il pressing alto ed una buona costruzione della manovra. Nelle ultime tre gare secondo le cifre Opta i gialloblù hanno calciato in porta in 44 occasioni. Purtroppo la mira degli attaccanti gialloblù non è stata buona. Grosso è fiducioso e continua a difendere l’operato della squadra. L’altro ieri comunque, secondo i soliti bene informati, ci sarebbe stato un acceso confronto negli spogliatoi. Servirà in vista del Perugia?
