Hellas Verona deve ritrovare gol e cattiveria per puntare alla Serie A

Rispetto alla squadra di Pecchia i gialloblù, oggi, tre punti in meno, ma soprattutto un pericoloso saldo di +2 nel conto gol fatti e subiti

La seconda pausa del campionato è servita agli allenatori per lavorare su equilibri tattici, per recuperare qualche infortunato, ma anche agli statistici per tracciare i primi bilanci. E i numeri di questo avio di campionato in casa Hellas Verona sono davvero interessanti.

I gialloblù, infatti, sono secondi nella graduatoria dei tiri in porta, hanno la percentuale più alta di passaggi riusciti e il maggior possesso palla eppure sono reduci da due sconfitte di fila senza segnare un gol. Come sottolinea La Gazzetta dello Sport, l’Hellas è anche all’ultimo posto come palloni recuperati, segno di una evidente difficoltà nel far ripartire l’azione.

Fabio Grosso deve insegnare alla sua squadra anche a essere più cattiva: il Verona è all’ultimo posto nei falli commessi e più in generale sottomessa rispetto a quello di Fabio Pecchia, che due anni fa, dopo la settima giornata in Serie B, era a 16 punti con l’attacco che aveva realizzato 16 gol contro i 6 subiti. L’Hellas di oggi ha raccolto 13 punti (dei quali 3 a tavolino) con 9 gol segnati sul campo (12 se si contano quelli del 3-0 a tavolino) e 7 subiti. Solamente un +2 di differenza nel bilancio delle reti che certo non è un buon tabellino di marcia per una squadra che vuole la promozione.

 

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