Battere la Spal per garantirsi un futuro meno difficile. Può essere questa la motivazione in più del Verona di Pecchia, ormai praticamente in Serie B.
Se la squadra di Semplici seguisse i gialloblù nella cadetteria, allora, per vari calcoli comprensivi di diversi crediti, la fetta di denaro da spartire fra le nuove retrocesse sarebbe senza dubbio più cospicua per l’Hellas. Un fatto già segnalato da Calciohellas. Ma in quale stato si giocherà il penultimo scontro diretto in chiave salvezza per i gialloblù?
IL CASO CERCI. L’ultimo, solo in ordine cronologico, è il caso che riguarda l’ex fuoriclasse del Torino e della nazionale di Prandelli, Alessio Cerci. Dopo l’ennesima sconfitta, in zona mista a Marassi si è assistito alla sfogo del tesserato del Verona.
Un’intervista ripresa quasi da tutti, nella quale Cerci accusa il club, i medici e in generale la stessa gestione tecnica di essere inadeguati per la categoria.
“UN ATTACCANTE L’AVEVAMO”. Eccola la frase che Cerci ha pronunciato. Il chiaro riferimento è per bomber Pazzini che sta spendendo l’ultima parte della sua carriera al Levante. Fusco e Pecchia l’hanno messo fin da subito (esclusione col Napoli nella prima giornata di campionato) ai margini del progetto. L’importante, anche per il club di Setti, è che il Pazzo resti in Spagna, altrimenti con l’ingaggio pesante che si ritrova sarà davvero dura far quadrare i conti nella prossima stagione
SETTI 0. Interessante sarà anche capire cosa farà il club dopo questa nuova retrocessione. La Serie B porterà con sé una diminuzione dei ricavi per la società pari al 60% rispetto alla massima serie.
Due anni fa, di questi tempi, nonostante la maggior dignità di Delneri e di quel gruppo di giocatori rispetto agli attuali interpreti, se ne era già andato per l’Inter il dg Giovanni Gardini mentre il ds Riccardo Bigon si stava accordando con il Bologna. Il club con Tullio Tinti, agente anche di Toni e amico di Mandorlini, stava lavorando per trattenere in gialloblù capitan Pazzini a fronte di una riduzione dell’ingaggio del 30%.
L’anno scorso invece Toni iniziava a comunicare con Setti (i due hanno un ottimo rapporto) la propria incompatibilità con Fusco. Tanto che a giugno, dopo la promozione, lo stesso ex bomber giualloblù e azzurro lasciò il Verona.
QUALE FUTURO? Sarà presumiamo lo stesso presidente a raccontarlo e forse anche prima del tempo. Inutile ricordare che il Verona solo di diritti in questa stagione ha incassato molto più di 30 milioni di euro. Il “paracadute” sarà sostanzioso se anche la Spal seguirà l’Hellas. Più o meno tra i 15 e i 20 milioni. Ed allora? Cosa accadrà? Che squadra si costruirà?