A pochi chilometri di distanza comincia già a consumarsi il derby. Il Chievo nella quiete di Veronello a Calmasino, il Verona in quel di Peschiera.
Maran gongola per la ritrovata rosa. Eccezion fatta per Gamberini, i gialloblù della diga da una settimana a questa parte si allenano a ranghi completi. Pecchia ha fatto dell’emergenza la sua compagna in questa stagione tribolata. Il polpaccio di Valoti preoccupa ma soprattutto terrà lontano il mediano-goleador dalla stracittadina del Bentegodi. Con lui anche Romulo che sconterà in casa quello che doveva scontare a Vigorito.
LA SQUADRA DA BATTERE. Non c’è dubbio, l’avversario dell’Hellas resta il favorito del derby. Maran ha alternative tecniche, fisiche e di esperienza rispetto a Pecchia che resta in ritiro a pochi chilometri con un’unica certezza:”Dare il massimo sempre da qui a fine campionato contro chiunque”.
CENTROCAMPO A TRE. Il Chievo puntellerà una retroguardia già solida con tre centrocampisti di forza e qualità come Radovanovic, Castro ed Hetemaj. Davanti a loro due fantasisti come Birsa e Giaccherini pronti ad innescare Inglese incubo dei gialloblù di Pecchia nel match d’andata. Proprio per questo l’allenatore dell’Hellas sta pensando di rinforzare la linea mediana inserendo dal primo minuto Marco Fossati. Con lui, naturalmente, Buchel e Calvano. Petkovic e Verde con Kean punta potrebbero giocare a specchio con gli attaccanti del Chievo.
QUESTIONE DI TESTA. Le previsioni meteo non invitano alla serata primaverile come del resto le previsioni agonistiche parlano di derby bloccato dalla paura di perdere. Se è vero che il Chievo ha più qualità ed esperienza è altrettanto vero che la squadra di Maran, udite udite, nel 2018 ha ottenuto due punti in meno rispetto al Verona. L’Hellas butterà in campo tutta la voglia e il sacrificio che si sono visti col Torino. Basteranno?
