A segno contro il Genoa in Coppa Italia, finalmente a segno dopo un’astinenza più di prestazione che di reti. Paulo Dybala era stato beccato per un calo di concentrazione messa in campo, partite in cui era sempre più in ombra, tanto da convincere Allegri a metterlo in “castigo“.

Così l’hanno chiamato i colleghi de La Gazzetta dello Sport che oggi hanno scritto dell’argentino. Un periodo di punizione per farlo tornare a rendere al meglio, per far tornare di nuovo a brillare il Dybala quello vero e forse anche troppo decisivo d’inizio anno. Ora, che la panchina sembra aver avuto il suo effetto, ecco che il numero dieci bianconero sembra pronto a partire titolare.

Verona è un tabù per la Juve: al Bentegodi dell’Hellas i bianconeri non vincono dal 2001 e, nonostante la gara sembri abbordabile, Allegri avrà ancora negli occhi i risultati negativi patiti su quel campo. L’allenatore juventino ha vinto qui solo alla guida del Sassuolo, in Lega Pro.

La Juventus non è più quella del 4-2-3-1, ma si è ora stabilizzata su un 4-3-3 che è più un 4-3-2-1. Lì, sulla linea di primo sostegno al Pipita Higuain, Allegri sembra aver instaurato delle coppie fisse: Mandzukic con Cuadrado e Dybala con Costa, più Bernardeschi quando serve. A Verona è probabile giochi la seconda coppia, perché il castigo è terminato e perché anche l’ex Bayern Monaco sembra essere finalmente sbarcato a Torino.

Un problema in più per il Verona l’estro di Paulo Dybala? Sarebbe un problema anche il furore di Mandzukic o la velocità di Cuadrado: tutti sono un problema quando si affrontano squadre di questo livello. L’importante sarà sfruttare i propri punti di forza, come le incursioni di Romulo o il tiro da fuori di Bessa (ancora non pervenuto), senza il timore di sbilanciarsi.