Il tecnico, attualmente impegnato con gli ulivi in Toscana, ha scambiato con L’Arena due chiacchiere da doppio ex di Verona-Fiorentina
Al momento si trova in Toscana, dove si prende cura dei propri ulivi, ma Verona-Fiorentina è la “sua” partita: stiamo parlando di Cesare Prandelli, indimenticato tecnico sia dell’Hellas che della Viola, attualmente disoccupato ma con nessuna voglia di accelerare i tempi di rientro nel mondo pallonaro.
Raggiunto dai colleghi de L’Arena, l’allenatore bresciano ha infatti parlato del suo nuovo modo di vivere, ma anche, ovviamente, della sfida in programma domenica: di seguito, dunque, le principali dichiarazioni rilasciate dall’ex CT ai giornalisti del quotidiano scaligero.
TRA CALCIO E… OLIVE. «Al momento di occupo di ulivi: è un altro modo di vivere, ci sono l’attesa, il raccolto e la soddisfazione. Il calcio c’è sempre, le motivazioni non mancano mai e il telefono squilla, ma io aspetto la chiamata giusta, senza ansia e frenesia».
L’HELLAS… «Grande Hellas in questo inizio di stagione e grandi meriti a Juric: ha dato un gioco, tanta intensità alla sua squadra, il Verona ha un senso, un’identità e vive di organizzazione e orgoglio. Magari sarà una persona introversa e riservata, ma Ivan è uno che sa di calcio».
… E LA FIORENTINA. «La Viola ha cambiato molto e spesso il cambiamento ti mette alla prova, costringendoti a cercare porti sicuri in cui attraccare. Al momento la squadra ha offerto prestazioni altalenanti, ma resto convinto del valore di Montella».
RICORDI DI VERONA. «Se chiudo gli occhi immagino l’ora dell’aperitivo, in piazza Bra. Ricordo il profumo del vino, il sapore dolce di Verona e i volti dei Butei della Curva: con i tifosi si è creato un rapporto straordinario, eravamo una cosa sola, e certi rapporti restano per sempre».
L’UOMO-COPERTINA. «Non conoscevo Amrabat, penso sia stata una sorpresa per molti. Mi ha incuriosito, ho iniziato a seguirlo e la prima volta mi sono detto: “Vediamo se alla prossima partita fa ancora le stesse cose?”. E lui le ha fatte: ha forza, dinamismo e personalità».
TONI E MUTU, GRANDI DOPPI EX. «Luca e Adrian sono la voce del gol: una garanzia per chi ha avuto la fortuna di allenarli».
Salle grosso piu acqua bene
Detta al bentegidi contro i gufi
Prandelli un vero signore!
Grande uomo
Grande Cesare
Però te ne sei andato…a Venezia…
Insieme a Bagnoli e Cagni e Mandorlini il migliore Allenatore
Grande Mister
Uno di noi ??
Grande Mister , ti aspettiamo un giorno alla guida del’Hellas
Grazie mister. Sempre un grande
Due anni stupendi