L’Hellas affronta una grande Atalanta: sulla carta è difficile, ma adesso c’è convinzione. Intanto ci sono importanti rientri e… ricordi del passato.
Il Verona ha fretta. Va di corsa come il suo allenatore e non vediamo l’ora di affrontare l’Atalanta. E’ quello che sembrano voler dire le facce che escono dal Centro Sportivo di Peschiera del Garda.
LA MUSICA E’ CAMBIATA. C’è poco da fare, adesso c’è convinzione. Non ci sono più gli sguardi spauriti del dopo Crotone. Le due vittorie con Torino e Chievo hanno fiducia e badate bene non ridato…Già perchè l’Hellas di fiducia era dall’anno passato da protagonista in serie B che non ne raccoglieva. Fusco&Pecchia e di riflesso Setti. Ecco le tre persone che ci hanno sempre creduto, figurarsi oggi.
TORNANO VALOTI E ROMULO. Non dev’essere molto difficile indovinare la formazione anti-Atalanta. Senza Kean e chissà quando mai lo rivedranno i tifosi gialloblù, gli innesti sono obbligati per Pecchia. Dietro non si scappa. Ecco i cinque compreso il portiere:Nicolas, Ferrari, Caracciolo, Vukovic e Fares. In mezzo al campo ci sarà il ritorno di Valoti insieme a Buchel con Romulo da una parte ed un possibile inserimento anche di Calvano. Meglio avere contro l’Atalanta un centrocampo più coperto. Verde e Petkovic là davanti a completare l’undici. Unica variante? Subito Matos con Calvano in panchina e Verona più offensivo.
DOPO PRYTZ, STROMBERG. Dopo le parole dello svedese doppio ex, non si è fatto attendere Glenn Stromberg, mito atalantino degli anni ottanta. “La mia ex squadra” ha detto, “sta facendo cose straordinarie. Meritava di andare avanti in Europa ma l’appuntamento può essere rimandato all’anno prossimo. Il Verona? Si è dato una bella raddrizzata ma se l’Atalanta gioca come sa…”. Un ultimo pensiero va alle sfide dei suoi tempi. “Era dura col Verona del mio amico Elkjaer. Ancora oggi appena ci incontriamo ci facciamo due risate. Lo sento spesso, un vero campione”. Come Stromberg del resto.