Pochi hanno dato importanza alla “folle intelligenza tattica” del Mister. Tutti impegnati ad insultarlo per le sconfitte “disonorevoli” con Inter, Atalanta ed Empoli (20 reti in 4 partite), che sono state però l’altra faccia di una medaglia che, in pochi ripeto, hanno saputo cogliere. Cioè la sfacciataggine che ha dimostrato vincendo 9 partite, di cui ben 5 in trasferta, dove abbiamo messo sotto pressione squadre più blasonate come Napoli, Bologna, Fiorentina per citarne alcune, dove era più lecito aspettarsi al massimo il pareggio, di cui qualsiasi altro allenatore si sarebbe accontentato. E invece, in queste partite abbiamo dato l’anima e abbiamo portato a casa 27 punti. Pensate solo se si fosse accontentato del pareggio col Napoli alla prima di campionato, o con la Roma oppure in casa del Bologna, del Genoa e del Parma. Ci troveremmo con circa 8/10 punti in meno, in piena lotta retrocessione, dove d’altronde siamo rimastia insabbiati l’anno scorso con Baroni fino alla 28.ma giornata, quando andammo a vincere a Lecce, uscendo finalmente dagli ultimi tre posti caldi della zona retrocessione. Certo, poi non sempre è andata bene, perchè la strategia è sicuramente rischiosa, ma ricordo partite dove avremmo meritato di più, ma non siamo riusciti a portare a casa punti. Con Como e Torino abbiamo perso 3-2, ma potevamo pareggiare. Con il Milan potevamo portare a casa almeno un pareggio nelle due partite perse di misura 1-0. A Lecce e Cagliari abbiamo perso 1-0 nel finale, ma meritavamo qualcosina di più. E chi non concorda che nella partita casalinga persa col Bologna non c’è stato un accanimento arbitrale che ci ha penalizzato. Quindi, in sostanza, voglio dire che la testardaggine e sfrontatezza di Zanetti, ha portato una squadra inizialmente paurosa e a tratti svogliata, ad essere da gennaio in poi una squadra in crescita che ha messo in difficoltà squadre come Bologna, Fiorentina ed Udinese, molto meglio attrezzate ed economicamente più forti di noi.