Intervenuto in conferenza alla vigilia di Monza-Verona, gara valida per la ventitreesima gara di Serie A, mister Paolo Zanetti ha presentato il match ai microfoni della sala stampa di via Olanda.

Di seguito, dunque, le principali dichiarazioni dell’allenatore dell’Hellas.

LA PARTITA. «La cosa più importante al momento è la gara di domani. Mi aspetto di dare continuità dopo la partita di Venezia, al termine della quale non abbiamo portato a casa quello che meritavamo. Ci siamo allenati con la giusta voglia in un momento particolare: non dobbiamo farci distrarre, anche se sappiamo che gli ultimi giorni di mercato sono i più caldi e sono consapevole che potremmo perdere qualcuno».

LA FORMAZIONE. «Belahyane sarà della partita: si è allenato bene, non fa trasparire emozioni e non si è fatto distrarre. Daniliuc o Dawidowicz? È una scelta che mi tengo fino all’ultimo. Guarderò i dettagli in allenamento».

L’INFORTUNIO. «Tengstedt non ha fratture, però ha un legamento della caviglia rotto. Per i tempi di recupero si va da un mese a quaranta giorni. Abbiamo perso il nostro bomber e dovremo fare delle valutazioni. Ho delle soluzioni, ci sono giocatori che aspettano da tanto tempo e poi c’è Suslov che può giocare più avanti. Giocare con due punte comunque mi piace».

IL MERCATO. «Belahyane e Tchatchoua sono difficili da sostituire, hanno caratteristiche molto spiccate nelle loro qualità. Trovare per esempio un giocatore con la velocità di Jackson non è semplice, mentre Reda è richiesto da big club perché riesce a stare sempre calmo con il pallone tra i piedi nonostante la giovane età e il suo fisico. L’importante è prendere gente che abbia fame e che veda l’Hellas come l’opportunità della vita. Ghilardi è un ragazzo che ha fatto un campionato intero alla Sampdoria, facendo esperienza. All’inizio poteva partire, io ho voluto che restasse perché ci vedevo le caratteristiche di un leader, anche se silenzioso vista anche la sua giovane età. È un centrale completo che sta giocando fuori ruolo perché non è mancino: come Coppola, ha un grande potenziale e sta crescendo tanto. Possono sbagliare qualche partita, ma poi esplodono. Ci credo tanto come credo in Cisse, elemento che può inserirsi in prima squadra se migliora in alcuni aspetti. Io sono per la continuità con i ragazzi, poi se ci sono esigenze societarie e offerte irrinunciabili è un altro discorso. Per il gruppo tecnico, l’intenzione comunque è non cedere i nostri giocatori. Lambourde e Sishuba? Erano stati presi per un altro sistema di gioco. Lambourde ha fatto anche la seconda punta e in questo sistema di gioco ci può stare, mentre Sishuba è un esterno e stiamo valutando se mandarlo in prestito per permettergli di trovare continuità».

I VOLTI NUOVI. «Oyegoke è un ragazzo che ha sposato la causa con grandissima voglia di venire in una situazione in cui ci sarà da combattere fino all’ultimo. Gioca come “quinto”, è veloce, anche se non come Tchatchoua, e sa difendere. Aggiungo che non è stato preso perché Jackson andrà via. Niasse ha caratteristiche che non avevano e completamente opposte a Belahyane. Ci porterà centimetri in mezzo al campo».

L’AVVERSARIO. «Il Monza ha dei valori. All’andata abbiamo disputato una buona partita, ma abbiamo subito una sconfitta pesante. Sarà una gara difficile come tutte quelle del girone di ritorno e dovremo affrontarla rimanendoci dentro fino alla fine. Ultimamente abbiamo sbagliato atteggiamento solo contro la Lazio e stiamo mantenendo un certo tipo di trend, quindi non penso che domani andremo in campo “leggeri”. Anche i nuovi arrivati devono darci una grande mano portando energia positiva».

IL RICORSO RESPINTO. «I ricorsi sono sempre un po’ difficili da vincere: qualche volta succede, qualche volta no. Dispiace aver perso un giocatore come Duda perché era evitabile. Non avrebbe voluto avere quella reazione, ma pensava di aver subito un’ingiustizia; siamo umani, capita di sbagliare. Come squadra comunque abbiamo ricevuto troppe espulsioni e le abbiamo pagate. Nel girone di ritorno dovremo cercare di evitarle».