Intervenuto a Telenuovo, Sean Sogliano ha rilasciato una lunghissima intervista, parlando della stagione appena conclusasi, di mercato e non solo.
Di seguito, dunque, le principali dichiarazioni del direttore sportivo del Verona.
IL RITORNO. «Con Setti già la prima volta avevo vissuto anni belli ed emozionanti. Tornare a Verona è stata una soddisfazione grandissima: per me lavorare con una squadra vuol dire attaccarsi emotivamente, quando fai questo lavoro rappresenti una città e devi dare tutto te stesso. Ero arrivato in un momento in cui a livello nervoso ero più lucido rispetto a chi c’era già perché non avevo addosso dieci sconfitte di fila, Setti si è fidato di me e qua ho trovato un ambiente in cui lavorare bene. Alla fine gli sforzi sono stati ripagati: vedere tutto lo stadio che festeggia la salvezza è una cosa bellissima. Quando dai un obiettivo alla gente, i tifosi poi ti aiutano».
SETTI. «Il ruolo del presidente va incontro a delle critiche. Setti appare come una persona poco coinvolta, ma in realtà vive per il Verona ed è molto legato a questa città. Lui poi è un martello, non stacca mai come me, e la mentalità della società è questa. Una tifoseria deve amare un club per quello che al massimo riesce a fare, cercando ogni anno di migliorarsi».
I GIOVANI. «Il mercato belga e olandese è molto interessante per una società come l’Hellas: ha ingaggi accessibili e ha tanta offerta di giovani forti e ben allenati. Anche il Verona, grazie a Margiotta, sta dimostrando di lavorare bene a livello giovanile: da Coppola a Terracciano, questo è un punto forza su cui insistere e per noi è linfa vitale».
LA RIVOLUZIONE DI GENNAIO. «Io avrei voluto rivoluzionare la squadra già la scorsa estate, ma il calcio mercato non sempre ti lascia fare quello che vuoi. Il Verona ha bisogno di giocatori in base all’obiettivo, ragazzi che abbiano fame, che lottano per la maglia: ci vuole rabbia per rimanere in Serie A e solo con un gruppo così siamo riusciti a salvarsi. E poi giocare nell’Hellas è una cosa bella, ti senti un calciatore vero. Giocare davanti a un pubblico così è emozionante e i giocatori lo sentono».
IL GRANDE ADDIO. «Ngonge è un ragazzo speciale e secondo me non voleva andare via: stava bene con noi e ha segnato dei gol strepitosi. Comunque è stata un’operazione incredibile con il Napoli, e non perché non valga quello che è stato pagato… Da Napoli sento cose da tastiera: si è fatto male, ma è un giocatore forte. Farlo giocare con Noslin sarebbe stato bellissimo. Un paragone? Sono giocatori diversi: Tijjani sta sempre in partita, Cyril invece alterna momenti in cui gli daresti un pugno a giocate che ti fanno vincere la partita».
IL FUTURO. «Io ho dato il massimo, per me rimanere a Verona è un orgoglio e sta diventando una seconda casa. Il presidente sa quanto sono legato a Verona, è intelligente e furbo (ride, ndr). Chi rimane deve avere, a livello nervoso, la voglia e la forza di sapere che dobbiamo giocare un’altra stagione di sofferenza con una salvezza che potrebbe anche arrivare all’ultima giornata. Quello che hai fatto oggi domani non conta, ma resta solo dentro di te. Dal primo allenamento del prossimo ritiro ci dobbiamo presentare con l’elmetto in testa perché bisognerà lottare come abbiamo fatto quest’anno».
I SINGOLI. «Suslov è molto caratteriale e deve essere più lucido in certi atteggiamenti, ma ha temperamento: ha disputato una prima parte di campionato eccezionale, un bel finale e a Salerno è stato liberatorio anche per lui. Tavsan ha avuto poco spazio nonostante, paradossalmente, fosse più quotato di Noslin. È un ragazzo sensibile, arrivato non fisicamente al meglio, ma sono contento che ieri sia entrato con il piglio giusto. Silva si è inserito velocemente e ha qualità tecniche. Parla poco ed è un rognoso quando non gioca, ma penso sia un atteggiamento giusto. Vinagre forse si aspettava di giocare di più, ma Cabal ci ha dato molta fisicità a sinistra. Noslin rimane? Speriamo!».
IL MERCATO IN ENTRATA. «Dobbiamo acquistare Serdar, giocatore forte e che dà tutto. Ci ha messo un po’ di più ad entrare in sintonia, ma è forte e anche lui sarebbe contento di rimanere. Anche Tchatchoua si è meritato il riscatto: stiamo cercando di trattare con il Charleroi per abbassare il prezzo, ma anche in questo caso l’idea è quella di riscattarlo. Idee per la prossima stagione? Io non dormo la notte, figuriamoci se non ho idee. Poi, però, bisogna vedere se riesco a portare avanti le trattative».
I RIENTRI. «La scorsa estate abbiamo tenuto Coppola, quindi abbiamo girato Ghilardi in prestito alla Sampdoria con obbligo di riscatto solo in caso di Serie A. Tornerà a Verona, poi valuteremo cosa fare con lui: ha giocato da protagonista una stagione in cui la sua squadra lottava per la promozione, quindi la personalità non gli manca. Lasagna, Günter e Ceccherini? Hanno un contratto con noi e torneranno qui, poi vedremo il da farsi».
IL MISTER. «Fino alla partita con l’Inter non abbiamo parlato del futuro di Baroni. Ha il rinnovo automatico in caso di salvezza e così è successo, ma in questi giorni parleremo con lui per capire. È giusto che faccia una disamina personale, l’ho fatta anch’io: se avrà voglia ancora di battagliare come quest’anno, penso che non ci saranno problemi. Il nostro rapporto? Buono, io parlo sempre prima con un allenatore prima di sceglierlo. Lui ha capito che la società è presente, ma sia io che il presidente siamo persone coerenti e facciamo fatica a cambiare un allenatore. Marco sa che c’è una grande sinergia e penso che questo per un tecnico sia una cosa importante».
I COLLABORATORI. «Del Vecchio è un ragazzo che mi sopporta, così come Vincenzo Bevo che cura bene lo scouting e a cui ho fatto girare tutta Europa».
I CONTI DEL CLUB. «Le cessioni di gennaio hanno aiutato molto le casse del club. Io credo che sia stato più un miracolo amministrativo che sportivo. I giocatori che sono arrivati hanno ingaggi sostenibili».
Come dicono tutti gli altri butei, giustamente, sei stato fantastico quindi grazie. Adesso però come.dici tu basta ciacole elmetto in testa e riscattare Serdar IMMEDIATAMENTE
Setti..SOGLIANO e Baroni grazie
Grande
Sogliano baroni Con noi!!!
Finché c’è SEAN c’è speranza!
Dopo questa intervista sono un po’ più speranzoso, soffrire un altro anno non ci spaventa, avanti i blu!
👏👏👏👌👍💪🙌💥💛💙❤
Resta con noi numero 1