L’ex centrocampista gialloblù si è raccontato a L’Arena tra calcio e l’emergenza Coronavirus
Boris Johnson? Pure lui prenderà le dovute precauzioni». A dirlo ai colleghi de L’Arena è Massimo Donati, ex centrocampista dell’Hellas di Mandorlini e attuale allenatore degli scozzesi Kilmarnock.
«Ripenso a Peschiera, a quel Verona, a tutte le grandi soddisfazioni che riuscimmo a prenderci. Adesso però bisogna stare a casa anche se immagino il dispiacere di chi non riesce a fare il proprio lavoro. Nel mio piccolo è lo stesso anche per me», esce dal campo Donati, col calendario di Scozia congelato almeno fino al 30 aprile. Proprio come in Inghilterra. Il business vale più di secoli di feroce rivalità.
Guarda alla base Donati, più che alla cima della piramide. Una vita trascorsa a battagliare in mediana, anche nel Milan di Pirlo e Rui Costa, quando Oltremanica c’era già Sam Dalla Bona, suo compagno ai tempi all’Atalanta preso giovanissimo dal Chelsea. «La Serie A è giusto che venga completata, così come tutti gli altri tornei. Ma adesso la priorità è aiutare le persone che hanno delle attività e che non riescono ad arrivare a fine mese. Chi ha dei bar, dei ristoranti, delle imprese di ogni genere. Una mano bisogna dargliela, altrimenti si blocca tutto. Chi governa l’Italia deve pensarci. Ho sentito quel che ha detto il primo ministro Boris Johnson. Ha parlato di immunità di gregge, ma alla fine le precauzioni a livello sanitario l’Inghilterra le prenderà. E in parallelo cercherà di proteggere l’economia»